FANO – Nel tardo pomeriggio di Giovedì 3 Settembre si è tenuto a Fano, lungo Corso Matteotti di fronte a Piazza XX Settembre e successivamente di fronte a Piazza Amiani, il Flash Mob “A(r)miamoci: giù le armi!”.
Il doppio appuntamento è stato promosso dall’Università per la pace delle Marche, in collaborazione con le locali associazioni L’Africa chiama, Donne in nero, Emergency, Legambiente, Millevoci, Mondo Solidale, Papa Giovanni XXIII, Scuola di pace “Carlo Urbani”, Movimento Internazionale della Riconciliazione.
Si è voluto in questo modo porre ancora una volta l’accento sulle spese per gli armamenti in Italia. Nel 2020 previste spese per più di 26 miliardi di euro (il massimo di sempre, quasi 450 euro per ogni cittadino), con un export calcolato in 44 miliardi negli ultimi 5 anni (pari a quello dei 15 anni precedenti), anche verso Paesi governati da regimi non democratici e irrispettosi dei più elementari diritti umani come Egitto, Arabia Saudita, Turchia. Un settore incredibilmente considerato di primaria importanza, dato che nella fase del lockdown le aziende produttrici hanno potuto continuare ad operare a pieno regime.
Si è inoltre evidenziato che con il costo di un solo aereo da caccia F35 sia possibile ad esempio attrezzare 1.300 posti di terapia intensiva, oppure mettere in sicurezza 250 scuole o costruire 400 asili, ricordando che il Governo italiano prevede a tutt’oggi di acquistarne 90.
Le Associazioni protagoniste del Flash mob richiedono quindi con estrema fermezza la significativa riduzione delle spese militari a favore di investimenti in ambito sanitario, sociale, educativo, ambientale, culturale e delle politiche attive per il lavoro.
Sostengono, infine, le campagne nazionali impegnate a proporre l’istituzione del Ministero della Pace www.ministerodellap ace.org e del Dipartimento della Difesa civile non armata e nonviolenta www.difesacivilenonviolenta.org invitando le ragazze ed i ragazzi ad agire impegnandosi nel Servizio Civile Universale e nei Corpi Civili di Pace in Italia e all’estero www.serviziocivile.gov.it .
FOTO di copertina: Ramona Neri