ANCONA – “Siamo soddisfatti. E’ stata fissata all’8 maggio la data della firma per la costituzione della Società pubblica di progetto tra ministero, Anas e Regioni come avevamo richiesto da tempo. Per la prima volta da decenni la realizzazione di questa infrastruttura strategica per le Marche e l’intero Centro-Italia da utopia diventa realtà”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sull’atto costitutivo della società per la realizzazione della E-78. “La firma – commenta Spacca – è un atto decisivo, non solo formale, perché completa tutto il lungo e complesso iter di costruzione del progetto di partenariato pubblico-privato basato sul Contratto di disponibilità, svolto finora dalle Regioni insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La costituzione della Società apre le porte alla fase operativa della realizzazione della Fano-Grosseto”.
“Ringraziamo il ministro Maurizio Lupi – continua Spacca – per avere condiviso e dato impulso al progetto innovativo di partenariato pubblico-privato proposto dalle Regioni per realizzare questa infrastruttura fondamentale. Con questa data per la firma è stata accettata anche la nostra sollecitazione sulla rapidità dei tempi, affinché la Società fosse costituita al più presto, altrimenti si sarebbe corso il rischio di non poter più accedere ai finanziamenti europei per l’opera”. La Regione ha infatti sempre ribadito l’urgenza di sottoscrivere l’atto di fondazione della Società pubblica di progetto, per cui le tre Regioni hanno da tempo adempiuto a tutti gli atti necessari. “Le Marche – sottolinea Spacca – hanno svolto un ruolo strategico nel lungo percorso compiuto per riportare all’attenzione nazionale la priorità del completamento della Fano-Grosseto. ‘elaborazione dell’innovativo modello di Società pubblica di progetto e del Contratto di disponibilità, consentirà la realizzazione dell’arteria, dopo decenni di stand-by. Con il Ministero c’è sintonia sul percorso e sui tempi, condivisione sulla necessità di accelerare le tappe di costituzione della Società pubblica di progetto. L’appello delle Regioni a fare presto è stato dunque colto”.