Fano, giardini di via Giansanti: da spazio pubblico a spazio sociale

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1996

Può sembrare un gioco di parole, ma non lo è.
Di spazi pubblici il quartiere e la città sono pieni: giardini, piazzole, aree verdi, piazze…
Spazi di solito vuoti, senza vita, magari attraversati quotidianamente ma lasciati al degrado.
Spazi considerati “terra di nessuno”, dimenticando che quegli spazi sono nostri, di tutti cittadini.
Di spazi sociali, invece il quartiere e la città ne hanno davvero pochi e spesso mal organizzati: basta pensare alle panchine ai quattro lati delle piazze che sicuramente non favoriscono la socializzazione!
Abbiamo sempre creduto che gli spazi pubblici debbano essere sociali così abbiamo pensato di donare al quartiere, partecipando ad un bando di BricoCenter, giardinetti da ri-abitare: i giardini di via Giansanti.
Da lì è partito il nostro confronto col quartiere con la prima festa, lì quest’ estate abbiamo cenato insieme tutti i martedì sera portando sedie e tavoli dalle nostre case, lì, ogni anno, si rinnova la voglia di condividere e progettare.
Un luogo-simbolo da cui partire per riappropriarci dello spazio in cui viviamo e costruire insieme il quartiere che vogliamo.
Uno spazio di tutti: aperto, accogliente, per stare, giocare, parlare, sognare, decidere insieme…
Uno spazio dove le differenze dialogano, dove i grandi diventano bambini e i bambini diventano grandi, dove i vicini di casa diventano cittadini e i cittadini diventano vicini di casa.
Uno spazio della cittadinanza.
Dalla prossima primavera nei giardinetti sarà possibile realizzare laboratori per bambini, leggere o studiare all’aperto, mangiare, discutere insieme… senza portar nulla da casa!
Oltre alle panche e ai tavoli, col premio ricevuto dal Brico, abbiamo pensato di ridipingere i giochi e aggiustare le panchine rotte già presenti…chi vuole darci una mano, a primavera, sarà la/il benvenuta/o!
I progetti presentati al bando erano tutti validi e testimoniano la passione che tante persone mettono nella tutela dei beni comuni.
Abbiamo deciso di devolvere, come gesto simbolico, una piccola parte del premio ricevuto a tre scuole, due di Fano e una di Calmazzo, perché siamo convinti che la collaborazione e la solidarietà tra gruppi che condividono gli stessi sogni siano essenziali.
I Cittadini attivi di San Lazzaro

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