Fano, emette fatture false: scatta il sequestro preventivo di 70mila euro

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FANO – La Compagnia della Guardia di Finanza di Fano, su disposizione del Giudice per le Indagini  Preliminari di Pesaro, ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo per equivalente,  per un importo di circa € 70.000, del denaro presente nei conti correnti bancari, nonché di  altri beni nella disponibilità dell’indagato, un sessantenne resosi responsabile del delitto di emissione di fatture false. 

Il soggetto, attraverso una ditta operante nel settore delle costruzioni meccaniche e avente  sede nel fanese, si rendeva responsabile del delitto di emissione di fatture false, nel 2015 e 2016, consentendo ad altre società, aventi sede nel territorio marchigiano, di ottenere un  indebito risparmio di imposta. In particolare, la minuziosa attività ispettiva svolta dalle  Fiamme Gialle ha consentito di scoprire che la società di cui l’indagato era rappresentante  legale aveva emesso quattro fatture false, dell’importo complessivo, comprensivo di I.V.A.,  di oltre € 170.000, nei confronti di due diverse società di altre province marchigiane, alle quali  aveva consentito di abbattere la base imponibile ai fini delle imposte dirette e di detrarre  illegittimamente l’I.V.A. esposta in fattura. 

La falsità dei documenti fiscali è stata individuata nel fatto che alcune fatture erano state  emesse prima che la società ottenesse l’assegnazione della partita I.V.A. Inoltre, le società che si sarebbero dovute occupare della rigenerazione del macchinario oggetto delle fatture non avevano stabilimenti e dipendenti in grado di ospitarvi il bene ed  operarvi. 

Infine veniva alla luce che il “prezzo” ottenuto dal titolare della società pesarese, per il  “servizio” reso, è stato pari a circa € 70.000, pari alla differenza tra il denaro accreditato sul  conto corrente, come saldo delle fatture, e i bonifici immediatamente eseguiti come “ritorno”.  L’esito del giudizio che ne è conseguito da parte del Giudice per le Indagini Preliminari di  Pesaro, che ha accolto la tesi della Procura, ha portato all’emissione del decreto di sequestro preventivo per equivalente di denaro e beni, fino alla concorrenza dell’importo del profitto del  reato, realizzato con la illecita condotta. 

Al fine di ricostruire la completa capacità economico-patrimoniale del soggetto, è stata delegata l’esecuzione del suddetto provvedimento alla Compagnia di Fano che all’esito di  approfondimenti svolti anche attraverso l’utilizzo dello strumento degli accertamenti bancari, ha sottoposto a sequestro disponibilità liquide e quote sociali fino alla capienza prevista. 

Nell’attuale contesto emergenziale, i presidi di vigilanza attivati dalla Guardia di Finanza,  confermano il ruolo fondamentale di Forza di Polizia economico-finanziaria costantemente  impegnata alla tutela ed al supporto del sistema imprenditoriale più virtuoso e al contrasto delle forme più diffuse di illegalità.

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