FANO – Anche per il 2016 Fano potrà fregiarsi della Bandiera Blu, il riconoscimento che viene assegnato ogni anno in Italia, come del resto anche in altri Paesi europei ed extraeuropei, dalla FEE, l’organizzazione internazionale non governativa e non profit che ha sottoscritto un protocollo di partnership globale con due Agenzie dell’Onu e che è riconosciuta dall’Unesco come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile.
La Bandiera Blu è un riconoscimento volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.
Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale.
La cerimonia di consegna è prevista per mercoledì 11 maggio 2016 alle ore 11,00 a Roma nell’aula convegni del Consiglio nazionale delle Ricerche alla quale anche la città di Fano è invitata a prendere parte.
chissà dove li fanno i controlli delle acque ( se li fanno ) o basta una spiaggia apparentemente pulita e due ombrelloni alla moda per fergiarsi di tale riconsocimento ( se lo poi il mare antistante è una putrida latrina magari moderatamente radiottiva poco male… )
Di quella bandiera forse un pezzettino se lo merita un tratto di spiaggia tra fosso sejore e la gimarra, ma parlare di bandiera blu alla Sassonia e lido fa veramente ridere…. poi dopo che avranno ultimato le scogliere e lo scolmatore avrà riempito di m…. l intera Sassonia sarà veramente una bandiera meritata !!!
Quanto l’ avete pagata????????,
Ma a Fano ci sono tutti gli anni divieti di balneazione.
Bella la bandiera blu, peccato non sia il colore che spesso acquisisce il mare di Sassonia (la spiaggia più importante di Fano), quando lo scolmatore entra in azione, soprattutto ora che stanno costruendo delle barriere proprio davanti all’imboccatura dello stesso. Visto che le scogliere (finanziate dalla regione) necessarie per la protezione di viale Ruggeri sono già state realizzate, prima di proseguire con ulteriori barriere a chiusura di tutta la spiaggia (come da progetto) sarebbe opportuno valutare anche altre soluzioni, che tengano conto del fattore inquinamento che senza adeguato riciclo risulterà molto aumentato. Già nei giorni scorsi, a seguito di precipitazioni, si poteva notare come la melma fuoriuscita dallo scolmatore restasse confinata dentro le nuove barriere distribuendosi lungo la spiaggia anziché allontanarsi verso il mare aperto. Quando le scogliere in progetto avranno definitivamente chiuso tutta la Sassonia trasformandola di fatto in uno stagno, la melma (ed i batteri, perché è di feci che parliamo), resteranno intrappolate per lungo tempo. E’ da notare che la corrente contraria dell’acqua entrante negli intervalli tra le barriere, funga da tappo impedendo la fuoriuscita della melma. Cordialmente. Andrea.
…..é per il pitosforo delle belle aiule della sassoniia!!!!!
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