Fanesi: “Con il prolungamento dell’interquartieri miglioriamo la viabilità fanese”

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 FANO – “Le tesi sostenute in questi giorni dal Movimento 5 Stelle di Fano impongono alcune precisazioni tecniche e alcuni approfondimenti di temi totalmente ignorati dai consiglieri comunali grillini”.

 

Così il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Cristian Fanesi in merito alla “nuova strada di collegamento verso Pesaro” di cui si sta discutendo da mesi e oggetto di vari interventi sulla stampa nei giorni scorsi da parte dei pentastellati.

 

“La città di Fano – spiega Fanesi – ha avuto, negli ultimi 5 anni la possibilità, forse per merito della dedizione e del contesto positivo in cui si è trovata la precedente amministrazione comunale, di poter completare alcune opere molto importanti per la nostra città:  il secondo tratto della strada interquartieri e le opere compensative alla terza corsia dell’A14 (strade pianificate da tempo e che hanno risolto e mitigato problemi di traffico addirittura insostenibili in Via Squarcia, della Fornace, Forcolo, Brigata Messina, Giustizia etc.)”.

 

Ma i problemi del traffico a Fano restano comunque tanti ed importanti sia a sud che a nord della città.

 

“A nord in particolare – continua il vicesindaco -, l’intensità e la continuità del traffico di attraversamento del tratto da Via Roma a Gimarra, da tempo è ormai incompatibile con la capacità che la statale ha di riuscire a smaltirlo. I tempi di scorrimento, soprattutto nelle ore di punta, sono lunghi, anche in considerazione del fatto che, nonostante le rotatorie esistenti, tanti sono gli attraversamenti a raso e ancora sono presenti diversi semafori attivi che regolano e condizionano i tempi di percorrenza di questo tratto. A Nord si incontra il quartiere di Gimarra, già popoloso e cresciuto dagli anni ‘60 a ridosso della tratta ferroviaria, della Statale Adriatica e delle alture soprastanti, definito già dagli anni 90 quartiere ‘fortezza’ dalla viabilità, inaccessibile per l’inadeguatezza degli sbocchi verso Fano e verso Pesaro”.

 

“E’ nota l’atavica sofferenza di questa zona – ammette Fanesi – sia per collegarsi al centro-città, sia per muoversi in altre direzioni, vista la difficoltà di immissione sulla SS16 (si pensi agli incroci di Via di Villa S.Biagio e di Via del Carmine) sulla SS16. Problematiche di viabilità interna che verranno fortemente aggravate dalla forte espansione abitativa che il quartiere si appresta a vivere – dopo le mancate ex-lottizzazioni Baccarini, poi Fano -Alta e Giardini del Carmine – con la conclusione della realizzazione del progetto di Housing sociale CIVES, approvato nel 2017 che sta procedendo velocemente e che prevede a regime l’insediamento di ulteriori 202 unità abitative”.

 

“Nella valutazione dell’intera viabilità cittadina e nell’ottica del suo ulteriore miglioramento, per ciò che riguarda la direzione nord, il M5S di Fano con la propria soluzione trascura del tutto questo rilevante aspetto del problema, o meglio non ne coglie la correlata opportunità. Qualsiasi soluzione solida ipotizzata non può che ripercorrere le previsioni fin qui tracciate da sempre, ovvero il prolungamento dell’attuale interquartieri, attraversando l’ambiente del torrente Arzilla per arrivare in prossimità della zona Chiesa del Carmine per poi raccordarsi con la omonima strada. Forse si vorrebbe collegare il quartiere a Fano senza realizzare il secondo tratto verso Pesaro? Magari intasando Gimarra con rivoli di traffico di attraversamento che inesorabilmente inonderebbero il quartiere?”

 

L’Amministrazione intende affrontare per quanto possibile, con le risorse economiche disponibili, il tema della viabilità cittadina in modo unitario, pure in tempi e in modalità differenti, senza tralasciare né Fano sud né la parte nord.

 

“In questa circostanza si affronta il lato nord – afferma Fanesi -, cercando di cogliere l’occasione straordinaria e forse irripetibile di poter usare 20 milioni di fondi europei (FSC) per migliorare la viabilità, in un’unica soluzione progettuale, nell’interesse collettivo, fornendo da una parte la degna conclusione all’interquartieri e realizzando un bypass a ‘quell’imbuto’ che è diventata la Statale verso nord nel tratto urbano, portando a conclusione una pianificazione prevista sin dal 1964 e sempre confermata dalle Giunte che si sono succedute”.

 

“Infatti, a seguito dell’analisi di pre-fattibilità economica effettuata dalla struttura tecnica del Comune, che consideriamo per definizione affidabile conoscendone lo scrupolo e la professionalità di conduzione, viene ad affermarsi un tracciato che per la sua prima significativa parte consente di collegare il quartiere di Gimarra con la città, intercettando un bisogno storico per il quartiere, e per la seconda parte con il tratto in galleria verso nord, risponde ad altrettanto storica necessità dell’intera città di cui si discute ormai da decenni, ovvero di sollevare dal traffico il Centro: tratti interi di via Roma, via della Giustizia, la zona Trave, il quartiere Paleotta, viale 1° Maggio, viale Romagna. Questa Amministrazione ritiene l’intervento un’occasione irripetibile”.

 

“Il M5S continua a parlare di strada di collegamento Fano – Pesaro, quando sia il protocollo sottoscritto con la Regione e la collegata convenzione, citano rispettivamente il miglioramento della viabilità esistente il primo e di strada di adduzione all’Ospedale Marche Nord la seconda”.

 

Il termine adduzione va inteso come potenziamento della viabilità Fano-Pesaro, che pure inserendosi in una logica di equilibrio territoriale realizzata nello stesso tempo all’accordo sull’assetto delle strutture sanitarie ospedaliere, ha valore indipendente ed autonomo rispetto alla realizzazione del nuovo Ospedale.

 

“E’ chiaro che le soluzioni che il Comune di Fano sta elaborando si pongono l’obiettivo di un elevato standard di compatibilità ambientale – conclude Fanesi -, in questo guidate dalle prescrizioni di rigorosa mitigazione paesaggistica concertate con gli enti preposti, che si prefiggono di far ‘scomparire’ nell’ambiente circostante l’opera alla vista sia dal lato mare che dal lato monte e di ridurne la rumorosità. Questo tema, ovvero quello del rispetto di severi vincoli ambientali, peraltro è presente, e non meno complicato (anzi tutt’altro!) -, anche nelle soluzioni alternative a quella individuata (non ve ne sono, credete, per la complanare A14 tanto decantata dal M5S?). Infine, giusto per non omettere la questione, le paventate eventuali criticità idrauliche e geologiche non affrontate nello studio di calcolo sommario della spesa di fattibilità economica, troveranno apposita sede nel progetto preliminare che potrà evidenziare il quadro completo e validare la prosecuzione progettuale. Ma qui siamo già al dopo”.

 

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