Quattro protocolli per il settore ricettività e la conferma che la stagione balneare partirà il 29 maggio, “in modo da potere sfruttare il ponte del 2 giugno”, cercando accordi per le spiagge con l’Emilia Romagna “e anche con l’Abruzzo, che ci sta ragionando”. E’ lo scenario delineato dall’assessore regionale al Turismo delle Marche Moreno Pieroni, durante una conferenza stampa in streaming. “Siamo la prima regione a dotarci di linee guida – ha sottolineato -, intanto abbiamo cominciato a prepararci con le analisi dell’acqua di mare e con un nuovo piano di comunicazione”. Quattro protocolli riguardano la ricettività. Per alberghi, B&B, agriturismi e country house, nelle stanze sarà obbligatoria la sanificazione ad ogni cambio di cliente e l’igienizzazione “ogni giorno”. Previsti percorsi per garantire il distanziamento agli ingressi e mascherine. Nei ristoranti interni, nessun buffet, per evitare assembramenti, ma vivande portate da camerieri su piatti e non vassoi.
Per i villaggi e campeggi il protocollo è anche più complesso e regolamenta, ad esempio le piscine. I lettini sul bordo dovranno essere distanziati di due metri. Nelle piscine “ogni dieci metri quadrati possono entrare al massimo quattro persone”. Per i servizi igienici “sanificazioni 2-3 volte al giorno e igienizzazioni continue”. Altro tema complesso quelle delle spiagge, dove “abbiamo coniugato la sanità con le legittime esigenze delle strutture. Stiamo lavorando ad un percorso comune tra Marche, Emilia Romagna e stiamo ragionando con l’Abruzzo”. Lo schema della Regione Marche prevede un ombrellone ogni 10,5 mq, due metri di distanza per chi prende lettini separati, in ogni ombrellone potrà trovare spazio una sola famiglia. “Consigliamo, ma non è un obbligo – ha detto ancora l’assessore Pieroni – docce calde e fredde solo all’esterno”.
I controlli saranno esercitati dai titolari degli stabilimenti balneari, ma ci sono anche forze dell’ordine, Capitaneria di porto.. Le spiagge libere “nelle Marche rimarranno libere” ha annunciato Pieroni, ma garantendo distanziamento tra lettini, asciugamani e ombrelloni”. In questo caso il controllo “spetta ai Comuni che possono anche appoggiarsi ad associazioni”. Sport di squadra vietati al mare e gli spazi dedicati saranno occupati da ombrelloni, concessi quelli individuali. Complessivamente il messaggio da veicolare è che “le Marche sono una regione sicura dal punto di vita sanitario”.