“È ancora Greencaos: le nuove norme su Dad calpestano privacy e diritto allo studio”

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ROMA – «È ancora Greencaos: sono passati due anni dall’inizio della pandemia e il Governo continua a giocare al ribasso con i nostri figli! Tranne alcune eccezioni, dopo due anni, mentre i banchi a rotelle giacciono nei magazzini o nelle discariche, non c’è l’ombra di sistemi di ventilazione meccanica nelle aule o di patti di comunità nel territorio che permetterebbero spazi più ampi per le classi. In due anni non è stato fatto ancora praticamente nulla per consentire ai ragazzi di tornare a scuola in presenza e in sicurezza!» è il commento di Maria Rachele Ruiu, del direttivo di Pro Vita & Famiglia, sulle regole per il Green Pass e anti-contagio che interessano gli studenti.

«Lunedì – aggiunge Ruiu – rischiamo una ripartenza confusa, ma soprattutto pericolosa: davvero vogliamo discriminare studenti vaccinati da studenti non vaccinati? E come avverrà questa discriminazione? E il diritto alla privacy? I dirigenti, tenuti alla segretezza per evitare forme di bullismo ed esclusione sociale, cosa faranno? Sono mesi che i professionisti della salute denunciano che i più piccoli e gli adolescenti stanno pagando in salute mentale un prezzo altissimo, anche a causa della iperconnessione e la risposta non può essere Dad e discriminazioni».

«È ingiusto – conclude la nota di Pro Vita & Famiglia – il trattamento che il Governo ancora una volta riserva ai più deboli, i nostri figli. Chiediamo di tutelare davvero la salute e il diritto allo studio di tutti, nessuno escluso, con misure concrete e realmente efficaci: quindi rivedere la norma che vedrebbe solo gli studenti non vaccinati delle scuole secondarie, sia medie che superiori, in Dad dopo il secondo contagio; una deroga per gli studenti all’obbligo di Green Pass sui mezzi pubblici; sistemi di ventilazione meccanica e tamponi gratuiti per tutti. Solo così sarà possibile difendere il diritto allo studio e alla salute, fisica e mentale, di tutti».

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