FANO – “Stamattina è accaduto quello che purtroppo era prevedibile. Due barche sono rimaste bloccate nei fanghi del porto di Fano. Hanno danneggiato le imbarcazioni le due barche da pesca alla vongola ma soprattutto hanno rischiato di farsi male. Sono andato di persona ha verificare la situazione uscendo in mare con le “vongolare” di cui fuso rappresenta l’epicentro e la situazione è insostenibile. La situazione per quello che vale il porto in termini di pesce e cantieristica è inaccettabile questa è una emergenza e chiedo pubblicamente a Luca Cerisicoli di intervenire subito con una soluzione definitiva di dragaggio del porto perché questa infrastruttura va messa in sicurezza come se fosse una autostrada perché la gente si può fare male. In passato con un po di buon senso di è riusciti a dragare rigettando i fanghi in mare è senza sprecare soldi pubblici per conferimenti strani in discarica, le soluzioni di piccolo respiro non bastano adesso serva un impegno concreto che rivolgo alla giunta regionale perché è stata una mattina dove poteva suddette di tutto nel porto di Fano e non possiamo aspettare la tragedia perché degli onesti lavoratori possano svolgere le loro attività di pesca”.
A tal proposito, il Consigliere Regionale, Capogruppo di Area Popolare-Marche2020 Mirco Carloni ha depositato una interpellanza con carattere di urgenza:
OGGETTO : MESSA IN SICUREZZA DEL PORTO DI FANO
CONSIDERATO CHE
Da anni la città di Fano aspetta una risoluzione definitiva al problema dei fanghi nel porto che rappresentano un pericolo per le imbarcazioni e un freno per lo sviluppo
A un enorme ritardo dell’intervento di dragaggio corrisponde sempre di più l’aggravarsi del problema. Un tempo, anche se il livello delle acque scendeva, il pescaggio di cui godevano tutti i bacini assicurava condizioni di sicurezza. Tale situazione crea preoccupazione ed incertezza per il porto di Fano e per tutte le attività economiche che sono state costruite su di esso: quella della pesca innanzitutto, poi quelle del diporto, del turismo, della cantieristica, del commercio, dell’artigianato
In data 26-06-2015 due imbarcazioni da pesca si sono incagliate nel porto creando una situazione di estremo pericolo per le persone a bordo
Negli anni passati più volte sono state realizzate soluzioni temporanee dragando il porto e gettando i fanghi in mare che però non hanno risolto definitivamente in problema che si ripropone in maniera ciclica
E’ di competenza della regione Marche l’istruttoria ed il rilascio delle autorizzazioni di immersione di materiali di escavo di fondali marini
Che il Porto di Fano rappresenta una delle principali infrastrutture di sviluppo economico della provincia di Pesaro-Urbino e che il sottoutilizzo , o la chiusura dello stesso, dovuta ad un mancato adempimento delle istituzioni preposte arrecherebbe un danno enorme all’intera economia regionale
TUTTO CIO’ PREMESSO
INTERPELLO AL PRESIDENTE E ALLA GIUNTA REGIONALE
Se intende considerare la situazione citata in premessa come un’emergenza regionale e se intende attuare soluzioni definitive per il dragaggio del porto di Fano,al fine di ripristinare una condizione di totale sicurezza per i lavoratori e per le imbarcazioni , convocando subito le associazioni, la capitaneria di porto e le autorità di competenza per creare un tavolo sull’emergenza del porto di Fano
Se intende scongiurare la chiusura del porto come risposta immediata al mancato dragaggio dovuto alle inadempienze di chi preposto alla manutenzione dl porto
Mirco Carloni
consigliere Regionale
Area Popolare-Marche2020