FANO – Nel tardo pomeriggio di ieri personale della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile di Pesaro, congiuntamente con quello in servizio presso i Commissariati di Urbino e Fano, traeva in arresto M.B. di anni 29, pregiudicato, nullafacente, residente nell’entroterra fanese, perché colto
nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare l’attività investigativa compiuta sul territorio, negli ambienti frequentati da tossicodipendenti, consentiva agli Agenti di acquisire notizie circa una fiorente attività di spaccio di cocaina condotta da un cittadino italiano residente a Fano, nei cui confronti, pertanto, venivano
attivati servizi di osservazione. In tale contesto il predetto veniva bloccato mentre, in sella alla sua bici, dalla sua abitazione, ubicata in una località dell’entroterra fanese, si dirigeva verso un vicino bar, ritrovo di numerosi giovani della zona.
La successiva perquisizione effettuata a carico del sospetto permetteva di rinvenire e sequestrare grammi 11 circa di cocaina, suddivisa in più involucri, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento in dosi della sostanza e la somma di euro 215, con ogni probabilità provento dell’illecita attività di spaccio.
Particolari le modalità di occultamento della droga, ovvero all’interno di una zip posta sotto la protezione del ginocchio destro di una tuta da moto di sua
proprietà. Per quanto sopra lo stesso veniva tratto in arresto e condannato nella mattinata odierna, dal Giudice del Tribunale di Pesaro, alla pena di mesi otto e 2.000 euro di multa con pena sospesa.
Secondo gli investigatori l’uomo, nel corso del tempo, era divenuto il punto di riferimento per numerosi consumatori di cocaina, provenienti da tutto l’entroterra fanese.