PESARO – Altri dati che fotografano la pesante crisi dell’occupazione nella nostra provincia.
L’Iris Cgil, questa volta, sulla base dei dati Inps ha voluto confrontare il numero delle di indennità di disoccupazione (Aspi) accolte negli anni 2013 e 2014. In percentuale il 2014 nella provincia di Pesaro segna uno -0,4 per cento rispetto al 2013 mentre il dato complessivo regionale è del + 2%.
Nel 2013 nel Pesarese le domande accolte sono state 4128 mentre nel 2014 sono scese a 3793.
Tuttavia, dall’indagine dell’Ires Cgil, per la prima volta, fotografa la differenze tra le zone della provincia con margini di disoccupazione più elevati.
A Fano le domande accolte rispetto al 2013 risultano superiori del 3,4 per cento. Stessa percentuale a Fossombrone, ma il dato peggiore riguarda Urbino con un + 11,4% del 2014 rispetto all’anno precedente.
In totale, le domande accolte nella nostra provincia sono state 10.471 nel 2014 e 10.512 nel 2013.
Uno scostamento minimo. In tutta la regione le domande accolte nel 2014 sono state 38.963 rispetto alle 39.026 del 2013.
Per la Cgil provinciale, il dato più preoccupante è quello che indica la differenziazione del nostro entroterra dove i disoccupati sono in crescita rispetto ad altre zone. Una conferma del processo di deindustrializzazione che continua ad avanzare.