ANCONA – “Tutto quello che è successo mi ha stravolto, sapere che tutte quelle persone erano lì per me, per divertirsi insieme a me, non mi dà pace”. Dopo la strage nella discoteca ‘Lanterna azzurra’ di Corinaldo, in cui sono morti cinque minorenni e una 39enne madre di quattro figli schiacciati nella calca, rompe il silenzio il trapper Sfera Ebbasta che quella sera avrebbe dovuto esibirsi nel locale in un dj set. “Sono stati giorni di silenzio e riflessione anche per me. – ammette – Non è facile trovare le parole giuste, non esistono parole giuste per descrivere il dolore che questa tragedia ha creato”. Intanto dagli Ospedali Riuniti di Ancona arrivano notizie positive per gli ultimi tre feriti ancora ricoverati: passeranno il Natale a casa perché il rapido miglioramento delle loro condizioni consentirà di dimetterli entro il 22 dicembre. Dopo la tragedia consumata nella notte tra il 7 e l’8 dicembre scorsi, Sfera aveva affidato a Instagram un messaggio di cordoglio e di rabbia contro chi usa lo spray, che aveva raccolto quasi 700 mila like. Le tragiche notizie lo avevano raggiunto quando ancora non era arrivato nel locale: nel fuggi fuggi seguito ala diffusione di una sostanza urticante, sei persone erano morte per il cedimento di una ringhiera all’esterno di una delle porte di sicurezza. E gli utenti social si erano divisi ancora tra fan ed ‘hater’ di Sfera. “In questi giorni ne ho sentite di ogni anche contro di me – dice ancora il trapper milanese -, ma non è mia intenzione esprimermi sulle cattiverie che ho dovuto ascoltare, si commentano da sole. Tutto ciò che ho provato e che provo – prosegue -, tutto quello che sto facendo e che ho in mente di fare rimarrà privato. Porterò per sempre nel cuore e sulla mia pelle il ricordo di queste persone”. I fatti di Corinaldo però non lo fermeranno dopo un 2018 “pieno di emozioni”. “Ci si vede ai concerti in giro per l’Italia – promette ai fan – pronto per affrontare il 2019 con ancora più grinta e passione di prima”. Le indagini per accertare responsabilità per quanto accaduto proseguono da parte di Procura ordinaria e minorile. Oltre al 17enne sospettato di aver spruzzato spray urticante, sono sette gli indagati per omicidio colposo plurimo tra proprietari e gestori della ‘Lanterna azzurra’. Domani il Comune di Corinaldo ha convocato un consiglio comunale aperto che verrà trasmesso anche in streaming. “L’unico obiettivo – osserva il sindaco Matteo Principi – è agevolare in tutti i modi l’emersione della verità in questa tragica vicenda”.