PESARO – “Siamo vicini all’infermiera del pronto soccorso aggredita la scorsa notte e a tutto il personale che opera nel sistema sanitario. Episodi di questo genere sono sempre più frequenti nelle strutture sanitarie, accessibili al pubblico ventiquattr’ore su ventiquattro e per questo meritano una dura condanna. Il personale sanitario dedica la propria vita a garantire cure e assistenza a chiunque ne abbia bisogno e non dovrebbe mai essere oggetto di violenza”. Lo afferma in una nota il Direttore Generale Ast PU Nadia Storti che aggiunge: “continueremo a promuovere e mettere in campo ogni strumento possibile per creare un ambiente di rispetto e sicurezza per tutti coloro che lavorano nel sistema sanitario”.
“Ai fini della sicurezza degli operatori, in particolare nel presidio San Salvatore – aggiunge Storti – sono già operativi tutti gli strumenti che la legge, ad oggi, consente di avviare. Infatti nel corso degli anni, misure preventive e azioni mirate, al fine di contrastare l’insorgenza di questi fenomeni, sono state messe in campo, perché la priorità resta quella di ridurre il rischio per gli operatori e permettere loro di operare in un ambiente di lavoro sicuro”.
“In particolare al San Salvatore – conclude – sono state installate telecamere negli ambienti e nei luoghi consentiti dalla norma sulla privacy, il pronto soccorso è dotato di una guardia armata ventiquattr’ore su ventiquattro, attiva sette giorni su sette e ed è stato collocato un pulsante per poter attivare le forze dell’ordine quando il personale necessita di aiuto. Inoltre, l’Azienda è dotata di un capillare sistema di videosorveglianza installato nelle aree maggiormente esposte a concrete situazioni di pericolo o per le quali occorre un’effettiva esigenza di deterrenza”.