MONDOLFO – E’ stato identificato dai Carabinieri di Marotta il “danneggiatore seriale” di auto che negli ultimi tempi si è reso autore di danni su ben 14 autoveicoli posteggiati nel centro abitato marottese.
I primi episodi risalgono al giorno 11.01.2016 qualora due signore si trovarono le rispettive autovetture con evidenti segni di graffi, fate sulla carrozzeria con qualche oggetto appuntito.
Nei giorni a seguire avvennero altri atti vandalici, sempre nei confronti di autoveicoli posteggiate nelle vie cittadine suscitando molto allarme sociale tant’è che sul social network “le gesta del danneggiatore seriale” hanno avuto ampissimo risalto.
Su tutte le auto danneggiate venivano fatte scritte prive di senso: “Pesaro”, “albanesi”, “marocchini”, “italiani”, “senegalesi”, “XXY” e altre scritte incomprensibili
I Carabinieri di Marotta, dopo aver ricevuto numerose querele per i danni patiti dai veicoli, hanno iniziato un’intesa attività di prevenzione sia in abiti civili sia con pattuglie in uniforme al fine di identificare l’autore degli atti vandalici. Di fatto nella serata del 20.01.2016 i militari sono giunti all’identificazione dell’autore dei reati identificata alle ore 05:00 di mattina mentre si allontanava da un auto appena danneggiata mediante il lancio di pietre sul parabrezza della stessa.
L’insospettabile autrice dei deterioramenti è stata identificata per C.L. di anni 54, cittadina cinese. Secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dai militari la donna non è stata mossa da un movente preciso, piuttosto la stessa sembra abbia agito per disagio sociale di cui la stessa patisce da diverso tempo. La donna al momento delle contestazioni mosse dai Carabinieri si è chiusa in un assoluto silenzio.
La stessa donna nelle ore a seguire la propria identificazione, si rendeva altresì responsabile del reato di “interruzione di pubblico servizio” poiché, senza alcuna giustificazione, telefonava in modo continuato ai Carabinieri di Marotta limitando di fatto l’attività del servizio istituzionale.
C.L: è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pesaro, inoltre la stessa è stata segnalata ai servizi sociali di Mondolfo per i provvedimenti di competenza nonché proposta per l’allontanamento dal territorio dello Stato Italiano.