Denuncia una truffa a FanoTV e lo fermano per raccontare i raggiri subiti

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FANO – “Nei giorni scorsi ho denunciato anche attraverso la stampa ed in particolare un servizio approfondito di Fano TV due truffe di cui ero stato testimone. Sono rimasto spiacevolmente sorpreso dal numero incredibile di persone che, dopo i servizi, continuano a tutt’oggi a fermarmi per raccontarmi di essere state vittime o comunque oggetto di truffe. Ciò significa che il fenomeno è molto più esteso di quanto si possa pensare, ormai una piaga sociale oltre ai furti quotidiani in abitazioni o esercizi commerciali. Le truffe maggiormente segnalatemi sono : 1) verso donne anziane che vengono fermate per far provare una crema sulle mani o sul collo e sfilare poi con grande abilità anelli o collane: alcune signore mi hanno detto di essersi accorte della sparizione solo quando rientrate in casa. 2) chi avvicina persone anche di media età; con la classica frase : “non mi riconosci” come tra vecchi amici, compagni di scuola o colleghi fino a regalare degli oggetti (chincaglieria) ma alla fine carpire soldi; 3) la telefonate a un anziano prima dicendo che l’assicurazione del figlio è scaduta e poi una seconda telefonata “vigliacca” in cui si dice che il figlio ha avuto un incidente e che per risolvere la questione, in mancanza di copertura assicurativa, ci vogliono soldi o gioielli come caparra; 4) signore avvenenti che abbracciano gli anziani sempre per sfilare soldi . 5) finta eredità per la quale è necessario anticipare le spese notarili 6) finti funzionari di Amministrazioni pubbliche o Società di servizi. E altre tecniche similari. Molte iniziative sono state fatte sia dalle associazioni dei consumatori che soprattutto di recente dagli organi di Polizia per allertare la popolazione . Molti anziani purtroppo si confondono facilmente, nella maggior parte dei casi non sporgono denuncia, specie se la truffa è riuscita. Ciò che mi ha meravigliato in questi giorni è che anche persone non ingenue e non anziane sono state raggirate, un numero difficile da credere. Probabilmente diventa necessaria una revisione della normativa penale sui reati contro il patrimonio e comunque la collaborazione tra cittadini come comunità unita. Oltre al danno diretto rimane in molti il danno psicologico”.

Sergio Schiaroli

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