FOSSOMBRONE – Sabato 31 gennaio, presso la sala teatro della Casa di Reclusione di Fossombrone sarà rappresentato lo spettacolo ‘Dedans … Molière ‘- (dentro… Molière) una prova aperta del laboratorio teatrale integrato che vede l’interazione tra giovani attrici e attori e detenuti della sezione ‘levante’ del carcere di Fossombrone.
Il lavoro è la prima tappa di un progetto multimediale ispirato e dedicato al grande drammaturgo francese e prende spunto da uno dei testi atipici e più conosciuti dedicati alla figura di Molière e cioè ‘La vita del signor de Molère’ di Michail Bulgacov. Un testo dove documentazione storica, spunti di fantasia e teatro si integrano per costruire un ritratto sfaccettato e narrativamente avvincente dell’autore del “Malato immaginario”, de ‘L’avaro’ de ‘Il medico per forza ‘.
Un viaggio immaginario, appunto, nel mondo del grande autore francese realizzato per quadri da una compagnia di ‘comici per caso’ o parafrasando il titolo di una famosa piece di ‘comici per forza’.
Sulla scena alcuni dei personaggi indimenticabili delle commedie di Molière si mescolano, in un montaggio serrato di scene, con personaggi e situazioni tratte dalla vita di Jean Baptiste Pouquelin detto Molière, per costruire un affresco divertito, un dramma da ridere che ci invita a scoprire i legami tra vita e teatro.
Ma anche, soprattutto a considerare il palcoscenico come specchio dei tanti vizi e delle poche virtù del mondo che vi si riflette, nella spericolata somiglianza tra il mondo di Molière e il nostro, dove i ciarlatani, gli imbonitori, i venditori di illusioni e di bugie sono ancora gli stessi.
E tra avvicinamenti e distanze gli attori sono portati a mettersi in gioco e a mescolare realtà e finzione attraverso la verve comica e la forza dissacratoria di uno dei più grandi autori di teatro.
il teatro carcere, si differenzia dal “teatro della rappresentazione” per una valenza di risposta alla necessità di comunicazione sociale dei detenuti- attori .E poiché il teatro mette sempre in ‘gioco’ la vita e l’attore nel suo paradosso, attraverso esso, proietta se stesso; ogni spettacolo è un terreno di incontro, conoscenza, di ricostruzione della propria storia personale.
Il progetto è realizzato dall’Associazione teatrale ‘la Pioletta’ con la cura del regista Fabrizio Bartolucci che da circa 10 anni dirige il laboratorio con i detenuti del braccio di levante della casa di Reclusione di Fossombrone .
L’iniziativa fa parte del Progetto Unitario per le Marche ‘Il teatro in carcere’ promosso dalla Casa di reclusione di Fossombrone – Area Trattamentale, Ambito territoriale sociale n.1 di Pesaro e Ambito territoriale sociale n.7 di Fossombrone.
La partecipazione all’evento è riservata a coloro che hanno presentato domanda di partecipazione.