PESARO – Uno dei pionieri dello sviluppo turistico di Pesaro, Alfredo Boiani, è deceduto all’età di 100 anni. Come ricorda Franco Andreatini nel suo libro intitolato Ritratti in Bianco e nero, già nel 1946 aveva iniziato il suo lavoro di economo all’Azienda Autonoma di Soggiorno, ma la sua passione per il mare lo portò ad impegnarsi soprattutto nell’organizzazione e modernizzazione della spiaggia pesarese, che allora era gestita proprio dall’Azienda di Soggiorno. Così, negli anni Cinquanta andava spesso a Rimini con la sua Vespa 150 VL2 proprio per studiare come la Romagna stava organizzando il suo sviluppo turistico e trarne spunto per valorizzare la sua città. Introdusse nuove idee, che riguardavano in particolare l’organizzazione della spiaggia con gli ombrelloni che sostituivano le tende e la disposizione delle cabine in cemento così come le vediamo ancora oggi.
Negli anni del boom turistico della città, tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, Alfredo Boiani è con l’Azienda di Soggiorno tra gli organizzatori di spettacoli, mostre e concerti di musica classica e di musica leggera, tra i quali il Festival della Canzone, manifestazioni che a livello nazionale ed europeo promuovevano l’immagine della città. Pesaro, infatti, come la costa romagnola diviene in quegli anni una delle mete preferite del turismo del nord Europa e soprattutto della Germania.
Era nato il 1° luglio del 1920 e nella sua lunga vita gli è capitato più volte di festeggiare il suo compleanno in coincidenza con la Festa del Porto, che cade nella prima domenica di luglio, alla quale non è mai mancato partecipando anche al corteo delle barche che uscivano dal porto per andare a depositare la corona di alloro in onore dei caduti in mare (nella foto alla Festa del Porto 2012). Abitava da ragazzo di fronte al mare in via Amendola e prima di partire come militare e poi soldato per la guerra faceva le gare di nuoto nel porto canale. Ha continuato a nuotare ogni estate fino a qualche anno fa, magari con una lentezza che lui stesso lamentava, ma con quella passione per il mare e per la vita che erano stati della sua giovinezza e davanti a quella spiaggia a cui ha dedicato tutto il suo impegno professionale.
Nel 2008 i Marinai di salvataggio di Pesaro gli consegnano il premio “Bagno sicuro” per l’impegno profuso per la sicurezza della balneazione.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Alfredo Boiani fu tra i soldati italiani internati nei Lager nazisti, da cui fuggì in maniera rocambolesca qualche giorno prima della fine del conflitto. Ha raccontato queste vicende nel documentario Schiavi del Terzo Reich (del quale è uno dei protagonisti), che rievoca la storia degli Internati Militari Italiani, i cosiddetti IMI, catturati dall’esercito tedesco dopo l’8 settembre del 1943.
Il funerale si svolgerà lunedì 28 dicembre alle ore 15 presso la Chiesa S. Maria del Porto
Nelle foto: Alfredo Boiani alla Festa del Porto del 2012 e sulla sua Vespa negli anni Sessanta.
Circolo Culturale Eidos