FANO – Come aiutare chi soffre? Di fronte alla malattia anche le parole possono curare. Ci sono parole che curano, e ampliano gli orizzonti della speranza, e ci sono parole che feriscono, e lacerano, l’anima. Le parole, quindi, come primo fondamento terapeutico nel cuore delle esperienze relazionali fra medico e paziente. Questi gli argomenti al centro del sesto appuntamento della rassegna “Con le parole giuste – le parole della giustizia nella filosofia, nella letteratura, nella società”, organizzata da Comune di Fano – Assessorato alle Biblioteche e alla Legalità Democratica, Mediateca Montanari – Memo, Biblioteca
Federiciana, Fondazione Federiciana, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati – sezione Marche. Sarà infatti la parola “Cura – La forza delle parole” a fare da filo conduttore ai due appuntamenti in programma alla Memo di Fano: giovedì 9 aprile alle ore 17.00 il film “La doppia vita di Veronica” di Krzysztof Kieslowski (2008) anticiperà l’incontro pubblico in programma giovedì 16 aprile alle ore 18.00 con Lucia Giudetti Quarta e Alan Pampallona, in occasione del quale i rispettivi autori presenteranno il libro “Anche le parole curano”. Moderatore dell’incontro sarà Norberto D’Amario ed in rappresentanza della magistratura ci sarà il Dott. Giacomo Gasparini, Giudice del Tribunale di Pesaro.
L’incontro, dedicato alla parola “Cura” ed incentrato sull’importanza della relazione medico-paziente, vede la collaborazione della Fondazione Giancarlo Quarta Onlus, la cui attività si ispira ai valori che hanno contraddistinto l’esperienza umana e professionale del fanese Giancarlo Quarta, scomparso nel 2003 per un tumore: la solidarietà, il profondo rispetto per la dignità umana e la capacità di ascolto, specie in situazioni di sofferenza e difficoltà. Si parlerà di relazioni di cura e complessità al centro di un progetto intervento, realizzato dalla Fondazione Giancarlo Quarta Onlus con il coinvolgimento di oltre 4 mila pazienti e 135 medici dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, chiamato “Ippocrates” (Interventi di Premiazione e Potenziamento degli Ottimi Comportamenti di Relazione dei medici in Ambito Terapeutico E Sanitario). Aiutare i medici ad aiutare i pazienti, dare loro soddisfazione perché offrano soddisfazione, attivando un processo di amplificazione positiva e reciproca. Un percorso durato oltre 2 anni che si è concluso con risultati significativi. Il volume “Anche le parole curano” racconta proprio come i medici, ricevendo e offrendo soddisfazione, abbiano arricchito la qualità del rapporto di cura: “Una buona relazione medico-paziente è un aspetto fondamentale nella cura della malattia, perché crea un clima di fiducia che incide positivamente sull’atteggiamento del paziente nei confronti della terapia, e quindi sull’efficacia della cura. Per questo le nostre ricerche hanno indagato in più occasioni questo tema. Al cuore di quest’ultimo intervento c’è un processo di cambiamento che pone al centro la persona ammalata quale essere umano e non quale soggetto di asettici protocolli.”