Controlli sulla filiera della pesca: sequestrati a Fano 5.600 kg di vongole senza documenti di tracciabilità

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FANO – Nella settimana scorsa lungo l’intera area di giurisdizione, la Direzione Marittima delle Marche – Comando Regionale della Guardia Costiera – ha coordinato e condotto una serie di attività di controllo, a terra e a mare, finalizzate alla tutela del consumatore finale e alla verifica del rispetto delle disposizioni in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici in commercio, nonché della salvaguardia degli stock ittici.

Nel complesso, i militari hanno eseguito ben n. 60 attività ispettive su pescherecci (sia a mare che allo sbarco), pescherie, ristoranti, venditori ambulanti, grande distribuzione e piattaforme logistiche, nel corso delle quali sono state elevate n. 19 sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a circa 27.000 euro. Nel corso della richiamata attività di controllo, la Guardia Costiera ha effettuato n. 17 sequestri amministrativi, per un totale complessivo di circa 6.000 kg di prodotto ittico sottratto al consumo umano per finalità di tutela e di n. 1 attrezzo da pesca

Tra le attività di maggior interesse svolte, merita di essere segnalata la complessa operazione condotta dai militari della Capitaneria di porto di Ancona congiuntamente ai militari dell’Ufficio Circondariale marittimo di Fano, i quali hanno ispezionato un centro di raccolta e distribuzione di molluschi bivalvi vivi situato a Fano. A seguito dell’ispezione del prodotto ittico del tipo “vongola”, detenuto nelle celle frigo e dall’analisi della documentazione commerciale attestante la tracciabilità/rintracciabilità dello stesso, i militari rinvenivano la detenzione di un quantitativo di prodotto ittico pari a 5.600 kg di vongole, confezionate in sacchi, per il quale non era stato possibile né individuare una unità da pesca (vongolara) produttrice, né rinvenire alcun documento commerciale che ne attestasse la tracciabilità. Per tale ragione, i militari della Guardia Costiera hanno proceduto ad elevare relativa sanzione amministrativa pecuniaria di 1.500 euro a mente della normativa vigente ed a porre sotto sequestro i 5.600 kg di prodotto ittico, che, a seguito dell’ispezione della AST di Pesaro, veniva rigettato in mare poiché ancora in stato vitale.

La Direzione Marittima delle Marche – Comando Regionale della Guardia Costiera raccomanda sempre ai consumatori di prestare la massima attenzione e di acquistare prodotto ittico che assicuri il rispetto della normativa vigente relativa alla corretta tracciabilità del pescato, evitando di comprare prodotto di dubbia provenienza o illecitamente venduto.

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