Controlli nei night club: 23 lavoratori in nero e violazioni della sicurezza. Sanzioni per oltre 180mila euro

0
301

FANO – Prosegue l’attività di controllo del territorio in provincia, mediante anche l’intensificazione dei controlli nei pubblici esercizi che ha visto il coinvolgimento dei militari del Nucleo Carabinieri in servizio presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Le ispezioni rientrano fra i controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso ed a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della sicurezza dei lavoratori, della salute ed igiene sui luoghi di lavoro; l’operazione è stata svolta nel corso delle ultime settimane unitamente a personale dell’Arma Territoriale e con la collaborazione dell’Ispettorato Territoriale del lavoro. I controlli hanno riguardato nello specifico il territorio della città di Fano, effettuando mirate verifiche a seguito della captazione indici rivelatori di irregolarità da parte delle locali Stazioni dei Carabinieri a testimonianza dell’importante ruolo delle informazioni assunte sul territorio dall’Arma Territoriale e condivise con il predetto comparto di specialità. I settori di intervento sono stati i due night club ubicati nel capoluogo fanese, settori sensibili a forme di irregolarità molto diffuse come il lavoro nero; nelle due attività ispezionate è stata rilevata la presenza di ben 23 lavoratori non regolarizzati a norma di legge – c.d. in nero, che hanno causato altresì l’adozione del relativo provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Significativi gli esiti degli interventi effettuati presso le imprese ispezionate, ove nella prima è stata riscontrata la presenza di n.6 lavoratori in nero su n.8 presenti, mentre nella seconda è stata accertata la presenza di manodopera irregolarmente occupata nella misura del 100% dei lavoratori coinvolti (diciassette lavoratori in nero sui diciassette presenti in azienda al momento dell’accesso ispettivo). Le verifiche hanno riguardato anche il rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, rilevando gravi violazioni al Testo Unico sicurezza luoghi di lavoro. Per le irregolarità accertate sono state elevate sanzioni amministrative ed ammende per un totale di circa €. 180 mila, oltre ad un recupero dei contributi evasi pari a circa 30 mila euro. Un fenomeno quello del lavoro nero e quello della prevenzione infortuni sul lavoro di assoluta attualità, posto che la mancata osservanza delle norme consegue una concorrenza sleale che “inquina” il tessuto economico, generando di conseguenza delle sacche di illegalità e consentendo l’applicazione di tariffe “fuori mercato”. Le operazioni, condotte dal comparto di specialità dell’Arma con la collaborazione dell’Arma Territoriale e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, costituiscono l’esito della raccolta e la successiva analisi di informazioni acquisite dall’Arma territoriale, su un fenomeno che viene esaminato parimenti a quello del caporalato. Nella provincia pesarese l’attenzione rimane alta, come testimoniano i risultati ottenuti da parte dell’Arma dei Carabinieri con il suo comparto di specialità nel settore lavoro.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here