MARCHE – Il Consorzio Marche Biologiche raccoglie nuovamente l’invito a BIOSALUS 2014: ottava edizione di un evento che ha superato i confini regionali e ha saputo distinguersi coniugando con simpatia e competenza, cultura e commercio del biologico. In programma, quest’anno, incontri divulgativi legati al disciplinare biologico che riguarda le produzioni animali, convegni di fitoterapia, esposizione di prodotti di naturopatia. Interessante il seminario tenuto dalla dottoressa Irene Melito (sabato 4 ottobre, dalle 15.00 alle 17.00) sulla complementarità di alimentazione, natura e territorio: un viaggio attraverso i principi base dell’alimentazione naturale e dei prodotti del territorio marchigiano. Sempre sabato (dalle 16.15 alle 17.30) Giorgio Cerquetti accompagna il pubblico lungo l’evoluzione che il concetto di cibo ha avuto da San Francesco al Mahatma Gandhi. Mentre domenica (dalle 11.00 alle 13.00) il dottor Dario Ayala approfondisce il concetto di alimentazione consapevole e salute. Essendo il Consorzio Marche Biologiche la realtà agricola regionale più rappresentativa – in forza delle cinque cooperative socie e dei circa 300 produttori biologici affiliati, operanti su terreni che si estendono dal Montefeltro al Piceno – ha allestito uno stand con i prodotti biologici tipici del territorio, garantiti dall’esperienza degli agricoltori biologici marchigiani che hanno saputo unire il recupero delle antiche coltivazioni alle più innovative tecniche di trasformazione, capaci di conservare tutto il sapore della tradizione. «Il biologico è salutare, è un invito quotidiano alla buona cucina e al benessere fisico» dichiara Francesco Torriani, Presidente del Consorzio Marche Biologiche «e l’attività della filiera biologica marchigiana dà vita a una vasta gamma di tipi di pasta,perfetti per qualsiasi condimento; ma anche saporite zuppe con cereali (orzo, miglio, avena, farro) e legumie, per la prima colazione, fiocchi di cereali, muesli e un delizioso caffè d’orzo. Tutti alimenti soggetti al controllo particolareggiato di ogni fase produttiva per una tutela globale del consumatore, e coperti da certificazioni di qualità riconosciute in Italia e nel mondo».
Una sosta allo stand del Consorzio Marche Biologiche fornirà anche l’occasione per accostarsi a varietà cerealicole minori, come farro e avena, custodi di molteplici virtù. L’avena, talmente ricca di polifenoli, da diminuire sensibilmente la pressione sistolica e il livello di colesterolo, e addirittura capace di inibire la proliferazione delle cellule tumorali, dimostrandosi un buon agente di protezione contro i tumori. Il farro monococco, dal ridotto contenuto in glutine e dalla bassa tenacità dello stesso, da renderlo altamente digeribile rispetto ad altri cereali e quindi maggiormente tollerabile da chi manifesta sensibilità ai cereali. Per chi poi volesse conoscere l’incredibile storia del grano Graziella Ra, noto anche come “grano dei faraoni”, in quanto reintroduzione di una varietà di grano proveniente da un sito archeologico dell’antico Egitto, può richiedere informazioni ai rappresentanti della Cooperativa Gino Girolomoni e saggiarne la bontà racchiusa nelle confezioni di spaghetti, farfalle e penne rigate realizzate con semola di Graziella RA trafilata al bronzo.Con Marche Bio – Consorzio Marche BiologicheIL CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE SOSTIENE IL BIOLOGICO MARCHIGIANO
Dal 2010 un supporto concreto fatto di assistenza, formazione e promozione agli oltre trecento Cresce e si diffonde cospicuamente l’agricoltura biologica nelle Marche: da produzione di nicchia si conferma settore trainante dell’agricoltura regionale. Con 52.000 ettari circa di SAU (pari all’11% della E VALORIZZA I PROTAGONISTI DELLA FILIERA BIOLOGICA REGIONALE produttori e cinque cooperative agrobiologiche associatesuperficie agricola utilizzata) e oltre 2.000 aziende agricole coinvolte, è evidente il ruolo fondamentale del settore primario nella tutela del territorio, dell’ambiente e nella preservazione del paesaggio rurale tipico marchigiano. Anche al di fuori del contesto regionale continua a registrarsi l’espansione inarrestabile della domanda di prodotti biologici, sia a livello nazionale che mondiale. Una tendenza registrata anche all’estero, con percentuali maggiormente significative. Alla luce di questo scenario è sorto il Consorzio Marche Biologiche (www.conmarchebio.it) riunendo in un’unica filiera gli agricoltori biologici della Regione. Con Marche Bio – promosso da Gino Girolomoni Cooperativa, Italcer, La Terra e il Cielo Cooperativa, Montebello Cooperativa e Terra Bio – progetta e realizza nuove strategie comuni per rafforzare il biologico marchigiano, favorendo il miglioramento della qualità gestionale delle aziende agricole attraverso azioni specifiche come: l’informazione agli operatori della filiera, la promozione, lo sviluppo di nuovi prodotti, l’assistenza agli agricoltori per la partecipazione al sistema di controllo e certificazione, nuovi investimenti strutturali e tecnologici.