FANO – E’ stata presentata al Consiglio comunale la mozione della Maggioranza, sottoscritta dai capigruppo Cristian Fanesi, Riccardo Severi, Mattia de Benedictis in rappresentanza rispettivamente di Partito Democratico, Noi Città e Noi Giovani per Fano, sul Governo del Territorio.
Con essa viene evidenziata l’importanza che l’assetto urbanistico del territorio riveste per la qualità della vita della comunità fanese.
Poiché dal Governo del Territorio passa inevitabilmente lo sviluppo socio-economico della città, è fondamentale che esso sia orientato all’uso razionale del suolo, privilegiando la riqualificazione del patrimonio edilizio e il rispetto dei principi di sussidiarietà e sostenibilità ambientale nel suo rinnovo.
Con questa mozione le forze della Maggioranza intendono impegnare Consiglio e Giunta alla revisione del PRG approvato nel 2009, “sovradimensionato e frutto di valutazioni politiche miopi”, avvalendosi della partecipazione della città attraverso il dialogo con le organizzazioni economiche e il contributo della popolazione, altresì coinvolgendo in una collaborazione più stretta anche i Comuni della bassa valle del Metauro e del Cesano.
Inoltre i tre capigruppo propongono l’elaborazione di un nuovo “Piano Particolareggiato del Centro storico”; la riorganizzazione degli uffici dei Sevizi Territoriali e dell’Urbanistica, rinnovando radicalmente la commissione edilizia e potenziando le competenze della commissione “paesaggio”; l’attenzione all’efficientamento energetico degli edifici di vecchia costruzione e alla bio-edilizia; incentivi all’innovazione; la collaborazione con tutti gli Enti in materia di edilizia residenziale pubblica e la creazione di un rapporto costruttivo con le sovrintendenze; la progettazione e realizzazione di una rete primaria di piste ciclabili interconnesse che colleghino in piena sicurezza punti importanti e luoghi d’interesse della città.
Nella mozione, inoltre, si fa appello alla Regione Marche perché approvi una nuova Legge Regionale sul “Governo del Territorio” che prenda in considerazione forme di partecipazione adeguate e una semplificazione degli strumenti.