Conferita al senigalliese Guido Peroni la Medaglia della Liberazione

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SENIGALLIA – C’è anche il senigalliese Guido Peroni tra i tre insigniti dal prefetto Raffaele Cannizzaro con la Medaglia della Liberazione, l’onorificenza istituita quest’anno dal ministero della Difesa in occasione del settantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale. La cerimonia si è svolta lo scorso 17 dicembre alla Prefettura di Ancona.

Il prestigioso riconoscimento viene attribuito a partigiani, ex internati nei lager nazisti e combattenti inquadrati nei reparti regolari delle forze armate, quale simbolo di gratitudine per l’impegno da loro profuso nell’affermare i princìpi di libertà e indipendenza su cui si fondano la Repubblica e la Costituzione. La medaglia, coniata in bronzo, reca stilizzato un particolare della cancellata del Mausoleo delle Fosse Ardeatine, opera dello scultore Mirko Basaldella.

Peroni, nato a Senigallia il 30 luglio del 1922, fu soldato semplice in Grecia. Nel 1943, insieme ad altri soldati, venne rinchiuso in un campo di concentramento in Austria, dove rimase per circa due anni patendo fame, freddo e angherie di ogni genere. Dopo la liberazione del campo venne riportato in Italia dalla Croce Rossa.

“Si è trattato di un momento particolarmente commovente – ha detto il sindaco Maurizio Mangialardi, che ha preso parte alla cerimonia –. Nonostante il trascorrere dei decenni, questi uomini costituiscono ancora oggi un’importante testimonianza della tragedia che fu la seconda guerra mondiale e, con i loro racconti, ci consentono quasi di toccare con mano le indicibili sofferenze provocate dall’esperienza del campo di concentramento. Per questo, anche a nome mio e dell’Amministrazione comunale, voglio esprimere a Guido Peroni i più sinceri sentimenti di stima e gratitudine”.

La stessa Medaglia è stata assegnata anche alla memoria di Edgardo Santini e Arduino Federici, entrambi scomparsi.

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