MARCHE – “Questo Dpcm è il prodotto di un metodo che non responsabilizza, che confonde, che spettacolarizza più che creare soluzioni e che alla lunga mina la fiducia nelle Istituzioni, essenziale in momenti di crisi come questo”.
“Da domenica sera i nostri canali social e linee telefoniche sono prese d’assalto: è la confusione creata dalle nuove regole – spiegano il Presidente Graziano Sabbatini e il Segretario Generale Marco Pierpaoli – ai nostri imprenditori sono state date nuove regole quasi ogni settimana. Le hanno rispettate investendo denaro, sì, ma anche fiducia nelle Istituzioni. In cambio si sono ritrovati oggi con la chiusura parziale o totale delle loro attività. Non si può dire: “hai una settimana per metterti in regola” e poi mi chiudi indiscriminatamente. Così si perde autorevolezza – evidenziano Sabbatini e Pierpaoli – la percezione è che la gente comune stia perdendo fiducia. Se le regole non vengono rispettate, la soluzione non è mettere una nuova regola, perché si crea ridondanza, confusione, quindi disaffezione. Pensiamo ad esempio ai giovani: si poteva coinvolgerli con una campagna comunicativa mirata, per renderli consapevoli e coinvolti nelle scelte”.
“Troppo facile, nonché pericoloso per tutti, penalizzare le attività economiche. Non si può continuare a colpire chi produce lavoro – evidenziano i vertici di Confartigianato – siamo in un contesto già compromesso: secondo le nostre stime sconteremo una riduzione dei fatturati del 40% nel nostro settore per l’anno 2020. Si doveva evitare di arrivare a questo punto, a fine Ottobre: c’era tempo per prevenire questa situazione. Servivano investimenti in sanità, trasporto pubblico e scuole, frutto delle criticità vissute a marzo, aprile e maggio”.
“Avanti così – concludono Sabbatini e Pierpaoli – sarà difficile arrivare sereni a Natale. La nostra preoccupazione è che stiamo perdendo contatto col Paese reale”.