PESARO – «Molti stabilimenti balneari rischiano di saltare la stagione senza le risorse per i ripascimenti e gli interventi di manutenzioni strutturali sulle scogliere», avvertono Comune, Cna e Confartigianato. Che in una lettera indirizzata al governatore Gian Mario Spacca – firmata da Matteo Ricci, Antonio Bianchini (Cna balneatori) e Andrea Giuliani (Oasi Confartigianato) – chiedono di «incrementare notevolmente il finanziamento regionale destinato annualmente al Comune di Pesaro». Le motivazioni: «Abbiamo già comunicato l’ammontare dei danni subiti dalle imprese balneari pesaresi e dalle attività turistico-ricreative, dopo la mareggiata dello scorso febbraio». L’esigenza del Comune e delle associazioni di categoria? «Non solo ottenere il giusto risarcimento, con il riconoscimento dello stato di calamità, ma anche e soprattutto riuscire a ripristinare gli arenili, in concessione e non, in tempo utile per l’inizio della stagione balneare». Infatti: «La stragrande maggioranza degli stabilimenti ha perso profondità e spessore. E’ facile riscontrare il dislivello tra i manufatti e la linea di battigia che, in molti casi, supera un metro di altezza». E i danni più rilevanti «si sono avuti nei tratti dove le scogliere non esercitano più la loro funzione di barriera». Di qui, l’istanza: «Essendo stati ridotti negli anni i finanziamenti destinati agli interventi strutturali, alla realizzazione di nuove scogliere e alla manutenzione di quelle esistenti, oltre che ai ripascimenti, si chiede un notevole incremento di risorse, considerata la situazione e l’eccezionalità degli eventi».
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