FANO – “Non possiamo più restare in silenzio di fronte al rischio imminente di trasformare la nostra amata Carrara in una zona industriale al servizio degli speculatori senza scrupoli. La proposta di installare ettari di centrali BESS e impianti alti fino a 7 metri è assurda e inaccettabile”.
“In questi giorni, alcuni soggetti non graditi alla nostra comunità stanno girando casa per casa per chiedere ai cittadini di vendere a prezzi esagerati ed evidentemente speculativi terreni per essere trasformati in zona industriale al servizio di centrali BESS, perché sono limitrofe o adiacenti alla centrale elettrica. Queste pratiche sono immorali e dannose per il tessuto sociale ed economico della nostra città”.
“Quelle strutture vanno realizzate nelle zone industriali, non nelle zone agricole da sempre vocate alla coltivazione. Dietro queste società, come abbiamo avuto modo di constatare, ci sono spesso società estere con sedi in paradisi fiscali o sedi estere con un fisco favorevole, che non hanno a cuore il benessere della nostra comunità”.
“Il nostro territorio non è in vendita! Non permetteremo che Carrara diventi una pedina nelle mani di interessi stranieri e speculativi. Esigiamo che il Sindaco e la Giunta agiscano immediatamente per proteggere i nostri cittadini e il nostro territorio”.
“Chiediamo un vincolo preordinato su tutte le aree limitrofe e adiacenti alla centrale elettrica di Carrara per bloccare qualsiasi tentativo di speculazione e degrado ambientale. La nostra terra è sacra e va difesa con ogni mezzo necessario”.
“Il nostro messaggio è chiaro: Carrara non sarà sacrificata sull’altare del profitto. Siamo pronti a difendere il nostro territorio con ogni mezzo necessario”.
IL COMITATO UNITI CONTRO LA CENTRALE
DELVECCHIO DAVIDE
DEVINCENZI PAOLO
LUZIANI ROBERTA
UBALDI ALESSANDRO
BENVENUTI RAFFAELLA