MARCHE – La notizia degli aiuti della Regione Marche a favore degli allevamenti bovini da carne con linea vacca-vitello è una boccata d’ossigeno per un settore fortemente penalizzato dalle limitazioni per ristoranti, alberghi, turismo e da tutte le difficoltà legate alle misure di contenimento della pandemia. Nella nostra regione lavorano circa 3500 aziende zootecniche con quasi 47mila capi, di cui 40mila destinati al mercato delle carni. Un settore stabile nei numeri, secondo un report di Coldiretti su dati dall’Anagrafe zootecnica nazionale, anche perché nel tempo è stato capace di valorizzare la razza Marchigiana. In Italia ne vengono allevate oltre 70mila: la maggior parte, il 31%, proprio nella nostra regione dove si può anche contare su oltre un terzo dei pascoli certificati biologico (circa 24mila ettari). Carni che poi, come l’esempio del Vitellone Bianco dell’Appennino Igp, aumentano il loro valore economico nel tempo. In generale, per le Marche, l’impatto delle carni fresche di qualità (compreso anche l’Agnello del Centro Italia igp) vale 9,6 milioni in crescita, secondo l’ultimo report Ismea-Qualivita, di circa l’1% rispetto all’anno precedente: siamo la quarta regione d’Italia dopo Sardegna, Toscana e Lazio. Le province di Macerata, Pesaro e Ancona figurano nella top20 nazionale: Macerata è decima con 3,3 milioni di euro, Pesaro tredicesima con 2,6 milioni e Ancona diciottesima con 1,9 milioni. “Come Coldiretti da anni abbiamo spinto per promuovere e sostenere la filiera corta – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – ad esempio con il progetto Nato-Allevato in Italia per garantire qualità ai consumatori dal pascolo alla tavola e per riconoscere alle imprese il loro valore economico e sociale. Non dimentichiamoci che l’allevamento è un settore che si sposa alla perfezione con la natura del nostro territorio, rispetta l’ambiente e può, dando opportunità di lavoro, creare reddito e frenare lo spopolamento delle aree interne”. Il sostegno da 1,5 milioni di euro di aiuti a favore degli allevamenti bovini da carne con linea “vacca-vitello”, dunque, potrà dare una mano alle aziende in questo momento di difficoltà. Dopo il fondo per agriturismi e agricoltura sociale un nuovo atto concreto per salvare le aziende di qualità del nostro territorio.
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