FANO – “Sarà un caso, ma quando in consiglio comunale si devono approvare delibere su questioni morali, civili ed etiche la minoranza, si alza abbandona l’aula e se ne va.
Accampando scuse, sterili e demagogiche.
È successo a dicembre quando venne approvata la mozione contro il Gioco d’Azzardo Patologico, e si è ripetuto martedì sera quando è stato approvato il codice Etico per gli amministratori.
Mi preme ricordare che il codice etico è volto a garantire il rispetto dei principi di diligenza, lealtà, integrità,
Il documento indica concretamente come un amministratore pubblico può rispettare, nella propria attività quotidiana, i principi di trasparenza, imparzialità, onore e legalità, attraverso precise regole di condotta e di comportamento. Divieto di ricevere regali, contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo e alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell’attività politica, nomine basate esclusivamente sul merito, piena collaborazione con l’autorità giudiziaria in caso di indagini, obbligo di rinuncia alla prescrizione e alle dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravissimi reati di mafia e corruzione, sono alcuni tra i contenuti della Carta.
Il Comune di Fano è tra i primi in Italia a dotarsi di questo strumento che rappresenta un passo importante nell’attività di prevenzione della corruzione e per la diffusione di una Cultura della Legalità intraprese.
E francamente dispiace che il movimento 5stelle e altre forze dell’opposizione non abbiano partecipato al voto.
Con un voto unanime, avremmo potuto dare alla cittadinanza fanese un bel messaggio, soprattutto in un momento come questo, in cui la politica non brilla certo per moralità e trasparenza.
Ma è evidente che non tutte le forze politiche la pensano in questa maniera.
E mi preme sottolineare che tutto, e ripeto tutto, il PD ha votato a favore, e le illazioni apparse sulla stampa (cit. ‘sembra che a qualcuno del PD non sia piaciuto’) sono solo dei pallidi e squallidi tentativi di giustificazione da parte di chi non ha votato il codice Etico”.
Alberto Bacchiocchi
Consigliere comunale
Partito Democratico
Ottima notizia. Adesso, però, il codice etico dovrebbe essere condiviso su piattaforme comuni come http://www.profilereports.com