FANO – Dopo la consacrazione della Chirurgia Generale dell’ospedale San Salvatore a centro di riferimento nazionale per la chirurgia laparoscopica da parte dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), ora si porta a casa un riconoscimento anche la Chirurgia di Fano e il suo reparto polifunzionale di Day Surgery e Chirurgia Ambulatoriale. Proprio tra le mura della struttura del Santa Croce faranno formazione sul campo i chirurghi, gli specializzandi al quarto e quinto anno, gli specialisti in anestesia e rianimazione e gli infermieri che la scorsa settimana hanno terminato la prima fase del corso di alta formazione in Chirurgia ambulatoriale e Day Surgery organizzato dalla Scuola Nazionale Ospedaliera di Chirurgia. Tra i docenti anche Alberto Patriti, direttore di Chirurgia generale degli ospedali di Pesaro e Fano dell’Azienda Sanitaria Territoriale Pesaro Urbino, con una sessione dedicata alle tecniche innovative per il trattamento delle ernie e dei laparoceli.
“A Fano vengono eseguiti dalla equipe della Chirurgia Generale interventi a ciclo breve, cioè che richiedono un solo giorno di ricovero o nessuno – spiega Patriti -. I partecipanti al corso di alta formazione, provenienti da tutta Italia, frequenteranno nei prossimi mesi l’ospedale Santa Croce per acquisire informazioni sul nostro modello organizzativo, con approfondimenti sulla gestione del rischio e sull’uso delle più moderne innovazioni tecnologiche e sistemi informatici, per poi replicarlo nelle loro realtà ospedaliere. Siamo stati scelti come luogo di formazione per il lavoro che svolgiamo ogni anno, con più di 2mila interventi in Day Surgery o ambulatoriali solo di chirurgia generale; dati e qualità delle prestazioni che confermano come la chirurgia a ciclo breve attiva a Fano sia tra le più efficienti del paese. Dietro questi risultati c’è una capillare e complessa organizzazione operata dai medici coordinati dal collega Estephan Fares, e dal personale infermieristico guidato da Nathalie Choulet”. Non solo: “La settimana scorsa – chiude Alberto Patriti – è uscita negli Stati Uniti la prima edizione del testo di chirurgia robotica The Foundation and Art of Robotic Surgery. Il libro, edito da due importanti chirurghi dell’Università dell’Illinois, contiene un capitolo scritto dall’equipe del San Salvatore sulla chirurgia robotica del fegato”.
“Questa sanità è un modello di eccellenza – conferma l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini -: l’alto livello di professionalità che abbiamo va sottolineato ed elogiato, tanto che viene esportato fuori regione e nel mondo. E’ un orgoglio sapere che da tutta Italia arriveranno tirocinanti per apprendere il modello fanese di Day Surgery e che negli Stati Uniti la chirurgia robotica del fegato del San Salvatore sia oggetto di una pubblicazione. Ringrazio Alberto Patriti e il suo staff per la dedizione nel lavoro e per la sua volontà di formare nuovi e preparati medici”.
Nella foto in copertina: da sinistra Mirko Lucertini, Alberto Patriti, Paolo Tescione e Estephan Elias Fares