PESARO – “Le forze dell’ordine sanno, a differenza dell’On. Paolini, che le riunioni pacifiche e senza armi sono garantite dall’art. 17 della Costituzione e che in relazione alle stesse non vi è alcuna limitazione nemmeno nel DPCM attualmente vigente”. Sono le parole del giovane ristoratore Umberto Carriera che oggi replica alle dichiarazioni rilasciate da Luca Rodolfo Paolini, della commissione Giustizia e Antimafia della Camera (Leggi l’articolo Paolini: “Autorità troppo generose. E se tutti facessero come Carriera?”).
“Un ristorante, se chiuso al pubblico, rientra inoltre nel concetto di domicilio – prosegue Carriera, promotore di alcune cene-provocazioni – e non è possibile che vi acceda la polizia se non con le garanzie previste dalla Costituzione consistenti nel necessario intervento del magistrato. Se la polizia fosse entrata contro la volontà del sottoscritto avrebbe commesso il reato di violazione di domicilio come un deputato della Repubblica dovrebbe sapere e come fortunatamente ben sanno le forze dell’ordine”.
“Continueremo a batterci – assicura Carriera – per la libertà ed i diritti fondamentali stabiliti dalla costituzione”.