FANO – “Il Comune di Fano non ha ancora depositato l’istanza di autorizzazione alla Regione per chiedere il conferimento dei fanghi all’autorità portuale di Ancona – dichiara il consigliere regionale di Area Popolare Mirco Carloni – ed è questo il dato allarmante che emerge dalla risposta del vicepresidente della giunta regionale Anna Casini all’interpellanza che ho presentato dal in merito alla messa in sicurezza del porto di Fano”.
INSISTE CARLONI con la replica: “Da anni la città di Fano aspetta una risoluzione definitiva al problema dei fanghi nel porto che rappresentano un pericolo per le imbarcazioni e un freno per lo sviluppo. Ho potuto constatare personalmente le difficoltà ed i disagi degli operatori e ricordo che il 26 Giugno due imbarcazioni da pesca si sono incagliate nel porto creando una situazione di estremo pericolo per le persone a bordo. Tale situazione crea preoccupazione ed incertezza per il porto di Fano e per tutte le attività economiche che ne utilizzano l’area: quella della pesca innanzitutto, poi quelle del diporto, del turismo, della cantieristica, del commercio, dell’artigianato”.
Nella replica all’assessore Casini, CARLONI ha detto: “E’ ora di realizzare provvedimenti strutturali e non temporanei dragando il porto e gettando i fanghi in mare. Gli interventi del passato non hanno risolto definitivamente il problema e le stesse criticità si ripropongono in maniera ciclica con sprechi di denaro pubblico per stoccare, smaltire e conferire anziché far immergere i sedimenti come vorrebbe il buon senso nel rispetto della legge.
L’Area di sversamento gestita dall’Autorità Portuale di Ancona è stata istituita nel 1998 e se l’assessore vuole risolvere una volta per tutte le problematiche si deve impegnare a CREARE UN’AREA DAVANTI AD OGNI PORTO PER SVERSARE IN MARE I FANGHI altrimenti quella di Ancona continuerà ad essere insufficiente”.