Capodanno: brindisi con bollicine Made in Marche

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Verdicchio dei Castelli di Jesi, Bianchello del Metauro, Vernaccia di Serrapetrona, Pecorino e Passerina. Sono le bollicine Made in Marche che quest’anno saranno protagoniste dei brindisi di Capodanno sulle tavole, secondo una tendenza che nel 2015 ha premiato come non mai i prodotti del territorio, secondo l’analisi di Coldiretti. Quasi la metà della produzione di vini “mossi” a denominazione di origine marchigiana sarà consumata in occasione delle feste. Un mercato, quello degli spumanti autoctoni, che in questi ultimi anni ha visto un vero boom, culminato proprio nel 2015 con il brindisi tra Barack Obama e Vladimir Putin all’Assemblea generale delle Nazioni Unite con il ‘Bolla Rosa’ dell’azienda agricola Giusti di Montignano. Per assaporare al meglio i brindisi a km zero, Coldiretti ha elaborato una serie di regole per servire lo spumante nel modo corretto. La bottiglia va tirata fuori dalla cantina un paio d’ore prima e raffreddata in un secchiello con ghiaccio tritato, acqua fredda e sale grosso. La temperatura migliore è compresa fra gli 8 e i 12 gradi. Berlo esclusivamente in una flûte a forma di tulipano che consente agli aromi di svilupparsi liberamente. Per stappare lo spumante occorre tenere con una mano il tappo e far ruotare con l’altra mano la bottiglia leggermente inclinata accompagnando sempre l’espulsione del tappo. Far uscire poi lentamente il gas e versarlo tenendo la bottiglia dal fondo e non dal collo per evitare che lo spumante si riscaldi con il calore della mano. Mai utilizzare del ghiaccio nel bicchiere. Le bottiglie, ricorda Coldiretti Marche, vanno conservate in una cantina buia, fresca e senza sbalzi di temperatura, in posizione orizzontale.

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