FANO – Un bracconiere è stato sorpreso dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato mentre cacciava utilizzando mezzi illegali in in loc. Tombaccia in Comune di Fano (PU).
Il personale del Corpo Forestale dello Stato, durante un servizio antibracconaggio eseguito lo scorso 26.11.2015 lungo il fiume Metauro, giungeva verso le 18 nei pressi di un appostamento fisso di caccia, regolarmente autorizzato, dal quale proveniva un singolare canto, persistente e continuativo, tipico dei richiami acustici a funzionamento elettronico.
All’interno dell’appostamento veniva quindi sorpreso un trentacinquenne di Fano, intento a cacciare illecitamente con l’ausilio di un richiamo acustico a funzionamento elettronico, riproducente il canto del beccacino. Lo stesso aveva a disposizione ben due fucili di cui uno provvisto di ottica di precisione.
L’utilizzo a fini venatori di richiami acustici elettronici è vietato dalla Legge n. 157/92 e per il trentacinquenne è scattata l’immediata denuncia alla competente Procura della Repubblica, con il contestuale sequestro del richiamo elettronico, dei fucili e del relativo munizionamento.
Allo stesso inoltre è stata contestata la sanzione amministrativa per la violazione dell’art. 18 della medesima Legge n. 157/92 per aver svolto esercizio attività venatoria al di fuori degli orari consentiti.
Le operazioni sono state condotte dal Comando Stazione Forestale di Cartoceto nell’ambito di una campagna di controllo e di intensificazione delle attività antibracconaggio, programmata per l’intero periodo autunnale