FANO – “Il momento di forte difficoltà economica che stiamo vivendo determina necessariamente e su tutto il territorio nazionale importanti ripercussioni sul tessuto sociale. E’ questo il naturale presupposto da cui partire per affrontare una situazione che, pur non essendo Fano una megalopoli, riguarda, e riguarderà in futuro, anche la nostra città.”
“Per questo come Amministrazione comunale accogliamo volentieri e pensiamo siano importanti le lettere e le segnalazioni di cittadini che, come successo in questi giorni nel caso di Piazza Italia, portano alla luce episodi di disagio sociale. Episodi che, oltre a manifestare il malessere della persona che per prima vive quella situazione, creano fastidio e disturbo ai residenti. La collaborazione in questo senso dei cittadini è davvero preziosa perchè aiuta l’Amministrazione e le Forze dell’Ordine ad intervenire: ci si adopera nel caso segnalato per risolvere situazioni di degrado e di pericolo, consentendo di predisporre gli aiuti necessari a tutelare la persona che vive quel disagio arrecando danno ai residenti.”
“Occorre infine sottolineare che esiste oggi un importante fenomeno di “mobilità sociale” che rende necessario da parte di noi tutti, istituzioni e cittadini, uno spirito di tolleranza volto ad interventi di sussidiarietà e collaborazione tra le varie parti. Si tratta di un fenomeno non localmente contrastabile e la cui soluzione va quindi concepita all’interno una rete di solidarietà tra associazioni di volontariato, ente pubblico e cittadini stessi. Questo per garantire alle persone che vivono il disagio e ai cittadini un ambiente tranquillo e decoroso.”
“Torniamo dunque a ringraziare le segnalazioni che arrivano che ci permettono un intervento tempestivo delle forze dell’ordine e perchè solo così si lavora insieme per una città migliore.”
Fano, 5 novembre 2014
Massimo Seri
Sindaco di Fano
Marina Bargnesi
Assessore alle Politiche Sociali
Ringrazio il Sindaco Massimo Seri per l’attenzione. Tuttavia mi aspettavo una risposta.
A proposito di “interventi di sussidiarietà e collaborazione”, io ed altre persone del mio ufficio siamo andati a parlare con questi ragazzi: si tratta di due Rumeni, che da Sabato notte “vivono” accampati nella siepe in questione. A quanto pare non hanno dove andare a dormire. Gli abbiamo spiegato che, comunque, non possono rimanere dove sostano attualmente (O SBAGLIO?).
Ci siamo attivati in tutti i modi possibili:
– Ai Servizi Sociali del Comune di Fano ci hanno risposto di avvisare Vigili Urbani o Carabinieri (cosa che abbiamo ripetutamente fatto, ma senza esito).
– Abbiamo contattato varie Parrocchie e case di Accoglienza.
– Abbiamo perfino provveduto a tagliare la siepe in modo da rimuovere il potenziale “nascondiglio” (e poi non ci lamentiamo se abbiamo poco verde nella nostra città!)
Ieri notte i due ragazzi sono stati nuovamente a dormire di fronte al nostro ufficio.
Ripropongo nuovamente le domande che avevo rivolto:
1. Cosa deve fare un cittadino, più di segnalare questi episodi alle Autorità Competenti?
2. Cosa pensate di fare VOI, per tutelare NOI cittadini?
Benissimo il concetto di “rete di solidarietà tra associazioni di volontariato, ente pubblico e cittadini stessi”, ma mi sembra che qui ricada tutto sul cittadino…