MARCHE – Bianchello del Metauro alla riscossa. L’amata Doc marchigiana primeggia nella Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2024 grazie a due ambasciatrici d’eccellenza. Sono Il Bianchello del Metauro Superiore Andy 2021 dell’azienda agricola Fiorini e il Bianchello del Metauro superiore Chiaraluce 2021 dell’azienda agricola Crespaia. Aziende a conduzione biologica, scelta etica sempre più eroica in questi tempi di climate-change, guidate da famiglie che seguono l’intero processo produttivo, dalla vendemmia alla promozione, e che si sono poste l’obiettivo di “restituire il giusto valore a un vino autentico e dai grandi sapori”.
Andy 2021 di Fiorini e Chiaraluce 2021 di Crespaia hanno ottenuto un punteggio elevatissimo: 95/100 assegnato da Doctor Wine by Daniele Cernilli, una delle guide più autorevoli sullo stato dei vini in Italia, frutto della valutazione di 3.189 vini italiani di 1254 aziende. Per il Bianchello è un altro riconoscimento importante, per le due aziende si tratta dell’ultimo di una lunga serie di premi conquistati.
“Una bella notizia – fa sapere Carla Fiorini – che premia l’importante lavoro di questi anni e dimostra quanto il Bianchello sia cresciuto. Dobbiamo lavorare ancora tanto per fare conoscere sempre più questa Doc, rimasta per troppo tempo nell’ombra, ma il premio conferma che siamo nella strada giusta”.
“E’ un premio molto importante non solo per la cantina, ma anche per il Bianchello che sta affermandosi e prova a farsi strada – dichiara Cecilia Sgammini di Crespaia – Un bel riconoscimento che gratifica anche lo storia del vitigno, che tutti noi amiamo e per il quale lavoriamo sodo”.
Andy di Fiorini insieme a Radiant e Roy fa parte della trilogia Pop Wine, frutto di un percorso di ricerca e sperimentazione che caratterizza da sempre l’azienda. La trilogia, ispirata alla Pop Art, muove i primi passi nel 2012 con la nascita del primo vino, Andy, nel 2014. Da allora, una strada fatta di studio, applicazione, sensibilità, capacità e visione, porta i primi risultati. Andy, con l’annata 2019, è la seconda volta che sale sulla piramide qualitativa di Doctor Wine ottenendo anche il ‘faccino’, il sigillo con la faccia di Daniele Cernilli, che mette la faccia nel certificare la qualità dei vini che superano i 95/100.
Il Chiaraluce di Crespaia è la punta di diamante dell’azienda. Giallo paglierino al bicchiere, profumo delicato e caratteristico, sapore ampio, elegante ed armonico ne fanno un Bianchello d’eccellenza, con un potenziale evolutivo inaspettato. Un Bianchello che rispetta il territorio: tra la cresta (del mare) e l’aia (la campagna).
La storia della Cantina Fiorini si intreccia con le nuove frontiere del vino. L’azienda custodisce, da più di 100 anni, una storia di cultura, etica e rispetto. Immersa nelle colline della provincia di Pesaro e Urbino (località Barchi, comune di Terre Roveresche), ama attingere dalle proprie radici ma sempre per orientare un percorso rivolto al futuro.
L’azienda Crespaia dal 2011 si impegna a tramandare la tradizione marchigiana e i suoi valori, primo fra tutto l’amore per la terra e la passione per il lavoro. Una storia giovane ma ricca di un bagaglio prezioso e unico che arriva da lontano. L’azienda si trova sulle colline fanesi, a 150 m di altitudine, in località Prelato ed è affacciata sul mare Adriatico che dona ai vini quel carattere che lo distingue.
LA DOC
La Doc Bianchello del Metauro è un’eccellenza che nasce in un territorio caratterizzato da dolci colline, allietate dalla brezza proveniente dall’Adriatico e protette, quando si risale verso l’interno in un percorso lungo 80Km costellato da splendidi borghi, dalle sponde del Metauro.
IL NOME
Il Bianchello del Metauro deve il suo nome dal “biancame”, vitigno con cui è prodotto, e dal territorio in cui nasce. Quello del Metauro, il più importante fiume delle Marche, il cui corso ha inizio nell’Appennino marchigiano – dove confluiscono il “Meta”, che proviene dal valico appenninico di Bocca Trabaria (Pesaro e Urbino), e l’“Auro” che ha le sue sorgenti in terra toscana.