BCC Fano si prepara al piano Next generation UE e a sostenere il territorio forte di un bilancio 2020 chiuso a 6,5 milioni di euro

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FANO «BCC Fano è pronta a sfruttare al massimo sul territorio i vantaggi del piano Next generation Ue per l’Italia. Con gli oltre 210 miliardi di euro a disposizione si tratta di un formidabile trampolino di lancio per sostenere lo sviluppo produttivo e ritornare a ritmi di crescita che, purtroppo, per l’Italia, mancano da una ventina d’anni». È l’obiettivo del Direttore Generale dell’Istituto di credito fanese, Giacomo Falcioni, che insieme al management ha appena chiuso il bilancio 2020 di BCC Fano con un utile di 6,5 milioni di euro (800 mila euro in più rispetto al 2019), un patrimonio rafforzato di 104,1 milioni di euro e CET1 (il Common Equity Ratio, cioè il parametro che indica la solidità di una banca) al 22,5%, dato di gran lunga più alto rispetto alla media nazionale. 

Un bilancio ovviamente da contestualizzare fra le pieghe di un anno doloroso a livello sociale, funestato dalla pandemia e dalle pesanti conseguenze economiche per numerosi comparti produttivi del Paese. Ma un bilancio che parla anche fieramente di sostegno alla ripresa economica del territorio. Le cifre altamente positive del bilancio sono, da un lato, il frutto di scelte lungimiranti e responsabili operate negli anni precedenti nell’interesse di risparmiatori e stakeholders, dall’altro sono una base solida e sicura su cui ricostruire crescita e sviluppo del territorio.

La BCC Fano, forte di una solida compagine sociale in costante crescita (ad oggi i Soci sono 8.703), 33.500 clienti (+ 2.115 nuovi clienti rispetto al 31/12/2019) e 151 dipendenti (11 giovani assunti negli ultimi 18 mesi) impegnati fra 17 filiali, ha già impostato il lavoro in favore del territorio per il 2021.

L’analisi dei dati di bilancio evidenzia il soddisfacente esito dei rendimenti ottenuti dagli investimenti. Positivo anche l’andamento di raccolta e impieghi che offre il quadro di un istituto di credito molto attivo a livello locale (basti pensare che ben il 95,7% degli impieghi è rivolto al territorio e, di questi, il 68,3% verso soci, sia aziende che privati), con una raccolta totale di 1 miliardo e 213 milioni di euro (+113 milioni rispetto al 2019, +10,3%), una raccolta diretta di 823,6 milioni (+13,9%), una raccolta gestita pari a 282,1 milioni, (+6,9%) e impieghi clientela che si attestano a 889 milioni, di cui 562,3 milioni di impieghi commerciali come mutui, finanziamenti e prestiti.

«Se da un lato rilevo con estrema positività il fatto che il 95,7% degli impieghi sia rivolto al territorio e che la ricchezza prodotta localmente venga rimessa in circolo nel territorio di riferimento – osserva Falcioni -, dall’altro, contrariamente a quanto si possa pensare a primo impatto, è necessario guardare con attenzione al dato così elevato della raccolta totale. L’elevato volume di risparmio creato è infatti un segnale della fiducia accordata dalla clientela, ma anche diretta conseguenza dell’incertezza provocata dalla pandemia che ha determinato una forte contrazione dei consumi e una scarsità di investimenti da parte delle aziende. 

Considerata la situazione dal punto di vista socio-economico, è importante pertanto rimettere in moto e sostenere gli investimenti, ridando fiducia all’intero sistema. Sbagliato illudersi, necessario invece lavorare in modo coordinato – Istituzioni, parti sociali, sistema creditizio – per affrontare una ripresa economica che per qualche tempo mostrerà le profonde ferite inferte dall’emergenza sanitaria».

«La nostra banca guarda con fiducia al prossimo futuro- aggiunge il Presidente BCC Fano Romualdo Rondina – grazie anche alla dedizione, alla professionalità e al senso di responsabilità dei collaboratori. Una grande squadra che, anche nei momenti più difficili della pandemia, ha dato il massimo con l’obiettivo di essere sempre più al servizio del territorio. 

Un sostegno che, tra l’altro, l’istituto di credito fanese – prosegue Rondina – ha declinato con una serie di donazioni e interventi a livello locale e regionale. Nel corso del 2020 l’Istituto ha infatti erogato 600mila euro, equamente ripartiti fra interventi di beneficenza (tra cui importanti contributi legati all’emergenza coronavirus per acquisto di macchinari e attrezzatura destinati all’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord e alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale – USCA; contributi alla struttura Covid Marche a Civitanova Marche e alla Caritas diocesana di Fano) e sponsorizzazioni legate ad attività sportive, sociali e culturali rivolte alla crescita della comunità di riferimento. Si tratta di aspetti che la nostra banca, tra le prime BCC italiane a pubblicare il bilancio sociale già nel 2001, ha sempre tenuto in grande considerazione. Perché sostenere il tessuto locale significa alimentare un circuito virtuoso che si traduce in benessere sociale, sviluppo di idee, impresa e occupazione direttamente sul territorio».

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