AST PU: “Nessuna chiusura sale operatorie Fano per percorso Breast Unit”

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FANO – “Nessuna chiusura delle sale operatorie per il blocco operatorio dell’ospedale Santa Croce di Fano per il periodo estivo. La Breast Unit infatti continua a lavorare e dare risposte nei tempi opportuni ai pazienti e alle pazienti oncologiche”. La precisazione arriva dal Direttore Generale Ast Pu Alberto Carelli, a seguito della pubblicazione di alcune dichiarazioni di Marta Ruggeri, consigliera regionale del M5S che ha prodotto in merito anche un’interrogazione, alla quale si fornirà puntuale risposta.

“Voglio rassicurare – continua Carelli – che l’Ast continuerà a garantire gli interventi di tumore alla mammella nei tempi necessari a garantire il percorso di cura dei pazienti presi in carico. Nel corso del 2024 infatti la gran parte dell’attività chirurgica, in particolare quella relativa ai tumori maligni, è stata eseguita presso il Santa Croce di Fano, anche per le pazienti dell’entroterra, di solito prese in carico presso il nosocomio di Urbino. Nei primi 5 mesi del 2024 gli interventi per neoplasia effettuati a Fano sono 226, con un trend che dovrebbe attestare i numeri dell’attività sui 542 interventi rispetto ai 489 del 2023, con un aumento di circa il dieci per cento, diminuendo invece le sedute della chirurgia maligna ricostruttiva delle sale operatorie dell’ospedale Santa Maria della Misericordia. Un’operazione che ha portato ad un congestione delle sale operatorie del Santa Croce, allungando di fatto i tempi di presa in carico delle pazienti. Non appena preso visione del problema la direzione si è subito attivata per spalmare le sedute anche su Urbino, con una nuova organizzazione che riporterà, quanto prima, le attività della chirurgia maligna ricostruttiva nell’entroterra per le pazienti che fanno riferimento all’ospedale di Urbino, riportando il blocco operatorio di Fano al trend dell’anno precedente. Nei mesi di luglio e agosto – conclude Carelli – verranno dunque garantite tutte le attività necessarie per dare una risposta adeguata a tutti i pazienti presi in carico”.

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