MARCHE – Siamo in una fase di crisi e le famiglie non possono essere lasciate sole. Occorre correggere una legge finanziaria regionale che finora ha solo colpito le famiglie tagliando le risorse destinate al sociale. Presenterò un emendamento che preveda un “contributo di solidarietà regionale” di almeno 100 euro al mese a favore di quei nuclei familiari che hanno al loro interno persone colpite da disabilità”; così interviene il capogruppo di Area Popolare Mirco Carloni.
“La Giunta Ceriscioli ha finora ridotto le risorse destinate al sociale creando difficoltà e disagi a migliaia di famiglie di questa Regione e costringendo i Comuni a cercare stratagemmi, come la presentazione dell’ISEE familiare, per evitare di dover sopperire a queste carenze. Dopo aver visto questa maggioranza sperperare 40.000 euro per fare comunicazione ad un referendum inutile e dannoso come quello sulle trivelle – prosegue Carloni – credo che sia doveroso un cambio di strategia politica e prevedere almeno 1.000.000 euro nella prossima manovra finanziaria per aiutare proprio quelle famiglie in difficoltà con problemi di assistenza all’handicap o di disagio sociale che in questi anni si sono visti progressivamente aumentare i costi dei servizi e diminuire i contributi di assistenza. In particolare è necessario che il contributo venga erogato con la presentazione dell’lSEE personale visto che in molti comuni stanno richiedendo la compilazione dell’ISEE familiare che, di fatto, esclude dai contributi molti nuclei familiari che invece necessitano. L’assistenza all’handicap è un diritto per tutte le famiglie e non un favore per poche. Occorre, inoltre, un impegno concreto della Giunta Regionale anche per coloro che hanno perso il lavoro e non hanno più fonti di reddito”.
“L’iniziativa legislativa che proporrò con un emendamento alla finanziaria sarà volta a prevedere uno specifico contributo di solidarietà per quei nuclei familiari che presentino al loro interno disabili e anziani non autosufficienti, cassintegrati e persone che hanno perso il lavoro. Di fronte alla crisi che ancora imperversa e ai tagli sul sociale agli Enti locali, soprattutto ai Comuni – conclude Carloni – la Regione non può essere insensibile e ha l’obbligo morale di aiutare le famiglie più in difficoltà”.
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