Assessori Fano: “Migliorata l’offerta dei servizi educativi, Città bambini mai stata così attiva. Tassa sugli orti? una fantasia”

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FANO – Si inviano le repliche degli assessori di riferimento alle critiche mosse dalla minoranza riguardanti vari ambiti dell’azione amministrativa e in particolare il bilancio di previsione che arriverà in Consiglio comunale in data 19 dicembre.
“Servizi Educativi, dall’opposizione solo falsità: l’offerta sarà migliorata a 360 gradi”
In merito alle questioni inerenti i Servizi Educativi, l’assessore Loredana Maria Laura Maghernino dichiara quanto segue: “Partiamo da un dato, tanto oggettivo quanto significativo: la spesa prevista nei capitoli assegnati ai Servizi Educativi passa da € 5.397.000 del 2024 ad € 5.605.000 nel 2025 e addirittura € 6.100.000 nel 2026. Queste risorse crescenti sono il faro che illumina ogni ulteriore approfondimento: i maggiori fondi a disposizione non serviranno a pagare nessun nuovo dirigente ma saranno destinati solo ed esclusivamente all’ulteriore miglioramento dei Servizi Educativi e della refezione scolastica. Il necessario aumento Istat del 16,2% che per anni è stato comodamente messo sotto il tappeto da chi amministrava, lo abbiamo applicato nel modo più attento possibile, tutelando in primis le fasce più deboli: basti pensare che il tetto di esenzione è stato elevato a 6.000 euro di Isee e che ogni nuova fascia, delle 7 che abbiamo istituito rispetto alle 33 precedenti, vede aumenti calmierati che non superano mai la percentuale Istat, altro che 20% sbandierato dalla minoranza e trovato chissà dove. Riguardo le riduzioni per chi ha più figli, non abbiamo fatto altro che tornare a quelle che c’erano prima del Covid, cioè 30% per il secondo figlio e 50% dal secondo figlio in poi: anche in questo caso, a chi amministrava prima di noi ha fatto comodo congelare una misura straordinaria stabilita in via del tutto eccezionale durante la pandemia, cioè il 50% per il secondo figlio e il 70% dal terzo in poi, lasciando il ritorno alla ‘normalità’ a chi è arrivato dopo, in questo caso noi. Concludo precisando che tra le agevolazioni che abbiamo previsto c’è anche l’ampliamento della riduzione del 40%, per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, a tutti gli studenti in obbligo di istruzione e non solo per quelli delle scuole secondarie di primo grado”.
“Città delle bambine e dei bambini mai stata così attiva, e il meglio deve ancora venire”
In merito alla Città delle bambine e dei bambini, il vicesindaco Loretta Manocchi dichiara quanto segue: “A rimandare al mittente le astruse osservazioni della minoranza non sono io ma tutti i bimbi e i giovani che hanno partecipato alle tante attività organizzate in questi mesi dalla Città delle bambine e dei bambini. Il progetto, a cui tengo in modo speciale, quest’anno ha fin da subito trovato nuovo respiro ed una riorganizzazione più funzionale, volta a mantenerlo radicato all’interno del Comune. E, voglio sottolineare, siamo solo all’inizio. La valorizzazione delle risorse interne evita inutili sprechi economici ma soprattutto ha l’effetto di coinvolgere molte più professionalità, connettendo competenze ed uffici diversi. Basti pensare che l’interconnessione di saperi ha toccato vari ambiti, dall’Urbanistica all’Ambiente passando per i Servizi Educativi, il Turismo e diversi altri settori: passo dopo passo verranno coinvolti nella Città delle bambine e dei bambini tutti gli uffici comunali. Ogni attività è stata promossa, sempre grazie all’impegno del gruppo di lavoro interno che sta lavorando benissimo, sul sito e sui social, dove è stata creata anche la pagina Instagram. A tal proposito colgo l’occasione per chiedere a Ippolita Bonci Del Bene, Cristian Fanesi e Stefano Marchegiani di controllare le notifiche dei propri social, dal momento che gli invieremo la richiesta di seguirci in modo da restare aggiornati sulle nostre attività: forse gli sono sfuggiti i mercatini dei bimbi, che hanno avuto un grandissimo successo, i vari eventi Halloween con il ritorno in piazza e il coinvolgimento di 19 associazioni, le collaborazioni con Legambiente e molte altre iniziative che hanno avuto protagonisti giovani e giovanissimi. Tra esse mi piace ricordare il lavoro che sta ruotando attorno al 20 novembre, giornata Unicef sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che ha visto i giovani invadere pacificamente le vie e gli slarghi della città alla ricerca di ‘spazi di gioco’ che poi saranno portati al cospetto degli adulti per essere realizzati davvero. Il Consiglio, inoltre, da quest’anno coinvolge anche le scuole medie, come per altro fanno da tempo diverse altre città amiche dei bambini, proprio per l’emergenza che è sotto gli occhi di tutti: accompagnarli ad uno spirito di comunità, disconnessi dai social e connessi tra loro e col mondo. Investirli della responsabilità progettuale, come con la distribuzione del libro ‘La mappa dei diritti’, che sarà oggetto di confronto con l’autrice Francesca Quartieri, li tiene vicini al senso di cittadinanza attiva promuovendo anche dialogo e buone pratiche contro la violenza, il bullismo, gli atti vandalici e le altre problematiche che riguardano questa fascia di età”.
“La tassa sugli orti? Esiste solo nella fantasia di chi ne ha parlato
Replica dell’assessore alle Politiche Sociali Lucia Tarsi in merito alla presunta ‘tassa sugli orti’ oggetto di osservazioni della minoranza: “Non so dove l’abbiano presa o dove abbiano letto di questi fantomatici 100 euro che faremo pagare. Innanzitutto gli orti non sono mai stati gratuiti perché ogni utente paga 20 euro al comitato di gestione per le piccole spese necessarie. Noi abbiamo solo valutato, senza stabilire assolutamente nulla, un possibile adeguamento che aiutasse a far fronte alle spese di gestione degli orti. In quest’ottica ci siamo informati su altri orti pubblici presenti in città, non solo per gli anziani ma in generale per tutti i cittadini, rilevando che la quota associativa di questi piccoli appezzamenti è di 80 euro annui. Questo è l’unico dato, preso per semplice informazione o oggetto di valutazione futura, inerente gli orti. I 100 euro che dovranno pagare i nostri anziani esistono solo nella fantasia di chi ne ha parlato”.

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