PESARO – In vista del 12 ottobre prossimo, data nella quale si svolgeranno le elezioni per il consiglio dei sindaci e per il presidente del nuovo ente Provincia, la segretaria generale della Cgil Simona Ricci lancia un appello per salvaguardare alcuni servizi realizzati con tenacia e competenza come il centro antiviolenza.
“La Provincia di Pesaro Urbino – scrive – in questi anni ha svolto anche una funzione utile e importante per le donne di questo territorio realizzando numerosi progetti a sostegno delle politiche di Pari Opportunità. Le donne impegnate nelle politiche per le altre donne lo hanno vissuto come un valore aggiunto a ciò che ciascuna di loro, nel sindacato, nel sistema dell’istruzione, nel mondo dell’imprenditoria, nel sociale, riesce a fare. Grazie a questo terreno fertile, nel 2009 è nato, con il sostegno di norme e risorse regionali e provinciali , il centro antiviolenza di Pesaro”.
“Il centro ‘Parla con Noi’, per le donne che subiscono violenza, è un punto di riferimento importante che vive e opera non solo grazie alle operatrici della cooperativa che lo gestisce ma anche grazie alle volontarie dell’associazione Percorso Donna – continua Simona Ricci – , che collaborano attivamente e con competenza. Il Centro opera in un contesto dove si sono moltiplicate le richieste di aiuto da parte di donne che hanno subito e subiscono violenza, nella maggior parte dei casi dentro la famiglia o comunque all’interno di una relazione.
Il progetto è collegato ad una rete provinciale composta da istituzioni locali, associazioni e singole donne; una rete promossa e sostenuta dal lavoro che svolge la Provincia.
Il Centro di accoglienza non può vivere una condizione precaria, ma va sostenuto con continuità, con le risorse adeguate e potendo contare su precise politiche attive di prevenzione, di sostegno e di creazione di una cultura rispettosa dell’identità dei generi.
“Dal 1° gennaio 2015 tutto ciò sarò rimesso alla volontà dei sindaci che governeranno il territorio. Da qui l’appello – conclude Simona Ricci ,- che, siamo certi, verrà condiviso da tantissime altre donne, che, fin dal primo insediamento del nuovo consiglio, si diano certezze e garanzie al centro antiviolenza e l’ente Provincia possa continuare ad essere un punto di riferimento ed un collante al sostegno delle politiche per le donne”.
Quando cambierà il modello di governo, cambieranno alcune funzioni e la Cgil chiede che si discuta al più presto del futuro dell’Ente, dei servizi e delle funzioni che continuerà ad erogare, in una condizione di bilancio già grave dentro la quale si esplicita tutto il paradosso della pubblica amministrazione italiana, e cioè quello di dover erogare gli stessi servizi senza avere le risorse per farlo. Un dialogo già avviato con il commissario Massimo Galuzzi.
Home Seconda Pagina Appello della Cgil, Simona Ricci: “Salviamo il Centro Antiviolenza per le Donne”