Valutare la possibilità di un’eventuale proroga della stagione balneare fissata dai provvedimenti comunali, sentite le associazioni di categoria. E’ quanto chiede il presidente della Regione Marche e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca, in una lettera inviata a tutti i sindaci dei Comuni della costa. Un’iniziativa assunta a seguito del prolungarsi delle condizioni meteorologiche sfavorevoli che sta determinando un calo delle presenze nelle località balneari. “La Regione – scrive Spacca ai sindaci – è impegnata, attraverso una campagna straordinaria e mirata di promozione turistica, a valorizzare l’immagine delle Marche come meta di vacanza rassicurante, qualitativa e competitiva. Basti ricordare che i recenti spot con Neri Marcoré hanno riscosso unanimi consensi degli operatori turistici e sono risultati straordinariamente efficaci, soprattutto per la loro originalità. L’impegno sta proseguendo con l’avvio di contatti e accordi con le compagnie aeree per nuovi collegamenti con l’Aeroporto delle Marche, anche nella considerazione del più che favorevole andamento dei flussi turistici provenienti dall’estero”. Tale sforzo è finalizzato anche a recuperare nei mesi di agosto e settembre, tempo permettendo, i risultati della stagione. “Uno sforzo – prosegue Spacca – che richiede l’impegno, la collaborazione e il coordinamento delle Istituzioni ai vari livelli così da permettere agli operatori di svolgere il proprio lavoro, in questo restante scorcio di stagione, con il sostegno e le semplificazioni necessari”.
A questo proposito Spacca ricorda che il comma 1 bis dell’ articolo 2 del regolamento regionale 13 maggio 2004, n. 2, integrato con la deliberazione n. 46 del 24/04/2012 dell’Assemblea Legislativa delle Marche, già stabilisce che i Comuni, per esigenze motivate, possano consentire periodi più ampi di durata della stagione balneare rispetto a quelli fissati dal 1° aprile al 30 settembre. “Si chiede quindi ai sindaci di valutare, sentite le associazioni di categoria degli operatori balneari – conclude – la possibilità di un’eventuale proroga del termine di fine stagione fissato dai provvedimenti comunali, tenendo conto delle esigenze e delle peculiarità dei singoli Comuni costieri”.