PESARO – Per migliaia di piccole imprese dell’Emilia Romagna, ma anche per diverse decine della provincia di Pesaro e Urbino colpite dalla recente alluvione e che hanno subìto danni, sono giorni cruciali. Occorre assicurare loro le condizioni per tornare alla normalità ed è urgente erogare sostegni tempestivi e adeguati.
E’ l’appello che CNA di Pesaro e Urbino lancia assieme a quelle dell’Emilia-Romagna con le stime dei danni ancora non definitive. Oltre ai danni alle strutture, ai macchinari e alle merci, infatti, bisogna aggiungere quelle ai mezzi (auto, furgoni, camion) e soprattutto la sospensione dell’attività; il mancato fatturato delle imprese e la ricostituzione delle scorte delle aziende e la ricalibrazione delle opere infrastrutturali.
CNA sottolinea che ad oltre a un mese dall’evento che ha messo in ginocchio intere province dell’Emilia Romagna e che ha danneggiato anche quella di Pesaro e Urbino (11 milioni i danni stimati fino ad ora), la situazione non è ancora tornata del tutto alla normalità.
Per questo secondo l’associazione “è indispensabile fornire certezze alle imprese, a cominciare da strumenti finanziari efficaci e immediatamente accessibili per consentire la ripresa dell’attività e la ricostruzione di ciò che è stato distrutto. Per le imprese danneggiate, in particolare quelle artigiane e di piccole dimensioni, nonché a tutte quelle realtà produttive che svolgono una funzione sociale di presidio del territorio occorre un approccio finalizzato, prima di tutto, a rimuovere i vincoli finanziari e a consentire alle imprese di ripartire “a tasso zero”.
Come prevede il Dl Alluvione entrato in vigore lo scorso 2 giugno 2023 (nel quale anche la provincia di Pesaro e Urbino è stata inserita tra quelle in Stato di emergenza), le scadenze dei versamenti tributari, contributi previdenziali ed assistenziali, premi assicurativi obbligatori, ritenute alla fonte delle addizionali comunali e regionali Irpef da parte dei sostituti d’imposta, cartelle esattoriali, adempimenti tributari ed adempimenti relativi ai rapporti di lavoro, scadenze procedimenti e termini amministrativi, sono sospese fino al 31 agosto 2023». Come si legge nel decreto, tutti i versamenti sospesi dovranno essere pagati entro il 20 novembre 2023, mentre tutti I termini per gli adempimenti sospesi riprenderanno la loro decorrenza dal 31 agosto 2023.
Il decreto Alluvioni prevede anche il «differimento al 31 dicembre 2023 del termine per l’ultimazione degli interventi effettuati su unità immobiliari situate nei territori interessati, ai fini del bonus 110%».
Nel merito del decreto, CNA indica la necessità di allungare il periodo di sospensione dei versamenti tributari comprendendo i versamenti dovuti almeno fino al 30 novembre 2023. Inoltre, che il termine per il riversamento delle somme dovute nel periodo di sospensione, debba essere spostato dal 20 novembre 2023 al 16 gennaio 2024, in unica soluzione ovvero consentire anche il versamento in 12 rate mensili sempre a partire dal 16 gennaio 2024.
Secondo CNA “sarebbe opportuno individuare strumenti in accordo con l’Unione Europea al fine di superare i limiti previsti dalla normativa comunitaria sugli aiuti di Stato. Al riguardo, la normativa sul regime ‘de minimis’ andrebbe aggiornata introducendo deroghe automatiche in presenza di eventi calamitosi”.
L’azione del Fondo “potrebbe essere affiancata dal contributo dei Confidi determinando una maggiore complementarietà tra garanzia pubblica e quella mutualistica”.