FANO – La Polizia di Stato ha svolto a Fano, durante lo scorso fine settimana, un’attività di vigilanza e controllo concentrandosi, in particolare, sugli esercizi pubblici.
A seguito di segnalazioni di genitori preoccupati per i figli minorenni, il personale del Commissariato di P.S. di Fano, diretto da Stefano Seretti, ha posto sotto osservazione l’operato di alcuni esercizi del centro storico dove, nel pomeriggio di sabato, molti giovani sono soliti convergere per consumare l’aperitivo prima della chiusura prevista per le ore 18.
I poliziotti, in effetti, registravano un consistente movimento di giovani, molti dei quali minorenni, verso un pub del centro storico dove stazionavano, in gran numero, sia internamente che esternamente. Da una più attenta osservazione gli agenti notavano che molti di questi, palesemente minori degli anni 18, consumavano bevande alcoliche, motivo per il quale procedevano al controllo, identificando molti minorenni tra cui una decina di questi nell’atto di bere alcolici acquistati nell’esercizio in argomento. I dieci minori, quasi tutti 16enni che stavano consumando prevalentemente cocktail a base alcolica, sono stati accompagnati presso il Commissariato, ove sono stati convocati i genitori subito informati dell’accaduto.
Il titolare dell’esercizio è stato sanzionato per aver venduto alcolici ai minorenni e l’esercizio è stato immediatamente chiuso al pubblico. Al predetto, inoltre, è stato contestato anche il mancato rispetto delle prescrizioni per limitare il contagio da covid19, in quanto veniva riscontrata un’eccessiva presenza di avventori anche seduti ai tavoli. Per tale motivo, come misura accessoria, è stata disposta la chiusura del locale per 5 giorni.
Infine, gli agenti del Commissariato hanno svolto, unitamente alla Polizia Locale di Fano, gli accertamenti amministrativi nei confronti del circolo sportivo ove nello scorso fine gennaio i poliziotti avevano sequestrato alcune dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e tratto in arresto una persona. Dagli approfondimenti effettuati è emerso che l’attività veniva svolta in assenza della prevista autorizzazione. Pertanto, si è proceduto alla relativa contestazione, con conseguente chiusura dell’attività stessa.