PERGOLA – Vittoria del sindaco Baldelli e dei colleghi di Piagge, Orciano, San Giorgio e Barchi: agricoltori pergolesi salvati da oltre 250mila euro di Imu.
Il sindaco di Pergola aveva visto lontano: il 28 novembre scorso il governo Renzi emanava il decreto con cui aboliva l’esenzione IMU per i terreni agricoli al di sotto dei 601 metri d’altezza e Baldelli dava subito mandato al legale del Comune di impugnare, di fronte al TAR Lazio, il provvedimento.
Il ricorso veniva condiviso dal direttore regionale della CIA Camera di Commercio Alberto Drudi, che vollero tenere la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa insieme al sindaco. Hanno poi partecipato al ricorso anche i comuni di Piagge, Barchi, Orciano e San Giorgio di Pesaro. Altri municipalità si sono costituite successivamente: Montenero di Bisaccia, Guardiagrele e alcuni comuni siciliani.
Anche alcune Anci d’Italia hanno presentato ricorso, ma l’Avvocatura di Stato ha eccepito il loro difetto di legittimazione, sostenendo che gli unici a poter presentare ricorso fossero i soli comuni.
La prima udienza del TAR si è tenuta a Roma il 21 gennaio scorso, cui è seguita l’ordinanza di fissazione dell’udienza di discussione del merito al 17 giugno. L’azione giudiziaria ha provocato un proprio e vero terremoto a Roma.
L’On. Meloni di Fratelli d’Italia, che ha fatto propria la battaglia del Comune di Pergola, aveva telefonato al sindaco Baldelli anticipandogli che il Governo stava facendo marcia indietro, pur rischiando di creare un buco nel bilancio statale di circa 350 milioni. A tanto infatti ammontava la tassa introdotta agli agricoltori italiani.
Proprio venerdì scorso, in un Consiglio dei Ministri straordinario, il Governo ha deciso di fissare nuovi criteri altimetrici per l’IMU.
Inizialmente erano stati tassati i terreni in base all’altezza del relativo palazzo comunale e non alla loro effettiva altitudine.
Il Governo, temendo però l’accoglimento dei ricorsi dei comuni e dietro le pressioni delle associazioni di categoria, ha deciso di eliminare questa assurda norma.
E così, grazie ai nuovi parametri, sono stati esentati i terreni ubicati nei comuni classificati totalmente e parzialmente montani nell’apposito elenco Istat.
Gli agricoltori pergolesi sono così sfuggiti a una pesantissima stangata di oltre 250mila euro!
Ciò grazie anche al loro sindaco che, come Davide contro Golia, ha condotto una battaglia su cui alcuni avevano sorriso ma che invece si è dimostrata lungimirante e vittoriosa.
Il Sindaco Baldelli commenta entusiasta:
“Ho compreso immediatamente l’iniquità del provvedimento del Governo che andava a colpire l’agricoltura, un settore già duramente messo alla prova dalla crisi e da una politica europea che penalizza da anni gli agricoltori italiani.
l decreto Renzi contrastava poi con la normativa tributaria precedente e presentava persino profili di incostituzionalità. Ho così incaricato l’avvocato amministrativista del comune di impugnare il provvedimento.
A me si sono uniti gli amici sindaci Maurizio Cionna (Piagge), Antonio Sebastianelli (San Giorgio), Stefano Bacchiocchi (Orciano) e Sauro Marcucci (Barchi). L’impugnazione del decreto di fronte al TAR Lazioha subito prodotto la sua sospensione, a riprova della fondatezza del nostro ricorso.
Il Governo, compresa l’iniquità del provvedimento e temendo il suo annullamento, è corso ai ripari, cancellando di fatto un decreto che aveva adottato solo 2 mesi prima.
Questa è una vittoria anche contro le polemiche sterili e distruttive dell’opposizione locale del PD-PergolaUnita che aveva bollato l’iniziativa come propaganda e sperpero di denaro pubblico”.