PESARO – “Ci accingiamo ad acquistare 12 nuovi autobus a basso impatto ambientale Euro 6, di varie tipologie, sia urbani che extraurbani: nei prossimi giorni perfezioneremo i bandi per le gare per l’acquisto”. Lo ha annunciato oggi il presidente di Adriabus, Giorgio Londei, che ha sottolineato come “l’impegno dell’azienda nel rinnovo del parco veicolare per lo svolgimento dei servizi di mobilità pubblica consentirà di rispondere ancora una volta con la qualità alle richieste dei nostri clienti”.
“Il miglioramento della qualità dei servizi erogati – ha aggiunto Massimo Benedetti, direttore generale dell’azienda – è uno dei fattori che contribuisce maggiormente ad aumentare il numero dei passeggeri e, di conseguenza, gli incassi”. Si tratta di parametri che, se non in linea con quanto previsto dalle attuali norme, potrebbero mettere in discussione una parte dello storico trasferimento della quota che lo Stato destina alla Regione Marche. “Per questo motivo – ha detto ancora Benedetti -, e con lo scopo di scongiurare ulteriori decurtazioni, in maniera lungimirante, la Giunta Regionale ha preso la decisione di ritoccare le attuali tariffe”.
Il presidente Londei ha spiegato che, “in poco più di due anni, Adriabus ha acquistato 15 autobus, nonostante le difficoltà economiche derivanti dagli innumerevoli tagli e dal ritardo dei pagamenti per i servizi resi”.
Tutti i nuovi mezzi avranno una motorizzazione a basso impatto ambientale, in linea con le norme più severe e saranno tutti dotati di pedane per consentire l’accesso alle persone a ridotta capacità motoria. L’acquisto sarà assistito da un contributo regionale per circa il 70% sui 4 autobus urbani, mentre i restanti 8 saranno acquistati o con fondi propri o in leasing.
“Il contributo regionale – ha dichiarato Londei -, oltre ad essere un segnale di fiducia, ci responsabilizza ulteriormente e questo investimento vuol essere una risposta chiara rispetto alla necessità della Regione Marche di aumentare – sia pure in misura contenuta – le tariffe: gli aumenti non piacciono a nessuno di noi, ma rappresentano l’unica possibilità per scongiurare la pesantissima decurtazione dei fondi nazionali messi a disposizione del settore del trasporto pubblico”.
C’è un altro tema, infine, che sta a cuore ai vertici di Adriabus e ruota intorno al ‘load factor’, cioè il rapporto tra l’effettivo riempimento dei mezzi e la loro capacità complessiva: “A breve e sulla base degli accordi sottoscritti con la stessa Regione – ha spiegato Benedetti – proporremo agli enti di competenza modifiche ai programmi di esercizio, tali da intercettare ulteriore utenza ed in definitiva aumentare il numero dei passeggeri trasportati anch’esso parametro fondamentale al fine di mantenere inalterato il trasferimento del fondo nazionale.