BOLOGNOLA – Tragedia questa mattina in località Pintura di Bolognola, nelle vicinanze del rifugio del Fargno, dove è stato ritrovato il corpo senza vita di Aldo Farabbi. L’uomo, originario di Villa Pitignano e grande appassionato della montagna, una volta abbandonata l’auto, poi ritrovata dalle autorità, aveva fatto perdere le proprie tracce nella nota località sciistica dopo aver manifestato l’intenzione di farla finita. Ricercato per due mesi dal Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco e forze di Polizia, era risultato introvabile anche a causa del territorio vasto ed impervio in cui si era inoltrato. Le ricerche, sarebbero riprese a breve ma, questa mattina, un escursionista ha notato una macchia scura tra la vegetazione e, avvicinandosi, ha scorto prima uno zainetto e poi un cadavere in avanzato stato di decomposizione che fuoriusciva per la parte superiore del corpo da un sacco a pelo. Presumibilmente l’uomo, riconosciuto dal fratello tramite il vestiario, si era rifugiato in un anfratto a pochi metri dal ritrovamento dove è stato impossibile individuarlo dai soccorritori che hanno battuto la zona sia dall’alto che dal basso e, successivamente, è stato trascinato all’esterno in un punto visibile da qualche animale in cerca di cibo. Le cause del decesso sono in fase di accertamento anche se pare certo che si tratti di un atto volontario. La salma è stata ricomposta dagli operatori del Soccorso Alpino della stazione di Macerata e successivamente vericellata a bordo dell’elicottero dei Vigili del Fuoco per essere messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’esame autoptico. Sul posto anche i carabinieri, il 118, il medico legale e il sindaco di Bolognola.