PESARO – Esattamente settantasette anni fa, il 2 settembre 1944, i soldati polacchi delle truppe alleate e i partigiani della Brigata “Maiella” liberavano Pesaro dall’occupazione dell’esercito tedesco.
Per ricordare questa importante data, si è svolta ieri pomeriggio come ogni anno, la tradizionale celebrazione per la ricorrenza di tale evento.
Inizialmente era prevista anche la partecipazione della senatrice Liliana Segre, che però non è riuscita a raggiungere la città per problemi personali.
Dopo la deposizione della corona da parte del sindaco al Monumento della Brigata Maiella, il corteo, partendo dal Monumento alla Resistenza in Piazza Falcone e Borsellino, si è diretto alla volta di Largo Mamiani nella Cappella Votiva di Sant’Ubaldo, per poi concludersi in piazzale Collenuccio con un momento di preghiera in memoria dei caduti.
Presenti alla manifestazione anche i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) e delle Associazioni Combattentistiche e d’arma.
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, oltre a ribadire con forza i valori di libertà e uguaglianza, ha anche rivolto un pensiero alle popolazioni afghane sostenendo con determinazione la necessità di non abbandonarle, bensì di aiutarle ed accoglierle.
Il primo cittadino ha anche colto l’occasione per far un accenno alle polemiche nate in questi giorni da chi ha paragonato lo sterminio dei popoli all’esigenza di combattere la pandemia affermando: “Parlare di ‘dittatura sanitaria’ significa insultare coloro che si sono battuti contro la vera dittatura. La libertà e l’uguaglianza sono valori che vanno difesi e rinnovati quotidianamente. Viva la nostra bella Pesaro liberata”.
Cristiana Guerra