Incendio a Isola del Piano: individuato e denunciato l’autore del rogo

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ISOLA DEL PIANO – I Carabinieri Forestali, dopo aver eseguito gli accertamenti di rito, hanno individuato il responsabile dell’incendio che domenica scorsa ha devastato alcuni ettari di boschi e coltivi nei dintorni di Isola del Piano.
L’incendio era stato avvistato verso le ore 09.00 della mattina e si era propagato rapidamente, favorito dal forte vento e dalle alte temperature. Il bilancio è stato di circa tre ettari di bosco misto di roverella, orniello e carpino nero con presenza di arbusti di ginestra che sono stati percorsi dal fuoco.
Mentre erano in corso le operazioni di spegnimento a cura dei Vigili del Fuoco e dei Volontari AIB, i Carabinieri Forestali della Stazione di Pesaro grazie all’applicazione del Metodo delle Evidenze Fisiche (M.E.F.) sono riusciti ad individuare in modo chiaro e rapido il punto di innesco delle fiamme e conseguentemente risalire all’autore del rogo.
Il Metodo delle Evidenze Fisiche è un tecnica di investigazione di polizia scientifica che consente di individuare il punto di innesco del fuoco, la causa e il mezzo che ha provocato l’evento. L’applicazione del metodo prevede diverse fasi di indagine con dettagliate ricerche in sito per l’individuazione e lo studio delle tracce percettibili o dei segni che la propagazione del fuoco lascia sulla vegetazione e sul terreno.
Grazie all’immediato intervento dei Carabinieri Forestali è stato possibile individuare il responsabile, che – per sua stessa ammissione – stava impiegando attrezzature per eseguire lavori su del materiale metallico da cui sono scaturite le scintille che hanno dato origine all’incendio. La vegetazione secca e le condizioni climatiche caratterizzate da ventosità e da temperature elevate hanno favorito il rapido estendersi delle fiamme. Il sessantenne individuato quale responsabile del rogo, residente ad Isola del Piano, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il reato di incendio boschivo colposo ai sensi dell’articolo 423 bis del Codice Penale, il quale prevede una pena da uno a cinque anni di reclusione.
Sempre nella stessa giornata di domenica 8 agosto, un altro incendio, divampato nelle prime ore del mattino, ha bruciato circa 20 ettari di bosco in località Monte Faggiola in comune di Macerata Feltria (PU). A farne le spese sono stati alberi di roverella, carpino nero e una pineta di pino nero andata completamente distrutta dalle fiamme che hanno interessato le chiome delle conifere. Le indagini, tutt’ora in corso, si presentano particolarmente complesse per la vastità del territorio interessato e sono portate avanti dai militari della Stazione Carabinieri Forestali di Macerata Feltria: i primi riscontri non fanno escludere l’origine dolosa delle fiamme.

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