PESARO – L’appuntamento è alle 18 in piazza del Popolo a Pesaro. La manifestazione di oggi si unisce alle altre in programma in centinaia di piazze italiane, dove la protesta di chi non vuole il gren pass obbligatorio (in vigore dal 6 agosto), sta aumentando di giorno in giorno. E la narrazione di queste ore, a giudicare dai video pubblicati sui social, è ben diversa da quella raccontata dai giornali, che al contrario pubblicano titoloni del tipo “flop del popolo dei No Green Pass”.
Le piazze, in realtà, sono sempre più piene, e la gente è sempre più arrabbiata. Urla contro la nuova dittatura, si sgola per la minacciata libertà personale. Nel gruppo Telegram “Basta dittatura!” che conta oltre 31mila iscritti, gli utenti pubblicano foto, slogan, articoli e video di manifestazioni organizzate a oltranza in ogni parte d’Italia.
Ma quella in programma oggi a Pesaro, sicuramente assume un significato diverso, più profondo, dove ci sarà maggiore attenzione anche da parte delle forze dell’ordine, alla luce delle recenti prese di posizione del sindaco Matteo Ricci nei confronti di un gruppetto di manifestanti, che dopo aver deciso di staccarsi dal gruppo principale (autorizzato), ha manifestato sotto casa sua al grido di “no green pass” e “libertà”.
Ieri il primo cittadino di Pesaro si è recato in questura con la moglie e il legale di fiducia per presentare denuncia proprio contro chi ha manifestato sotto la sua abitazione. Al momento ci sarebbero 14 persone nella lista della Digos, altri nominativi sono da aggiungere una volta terminata la visione dei filmati che sono stati scaricati dai social. Dalla parte opposta, quella dei manifestanti, il legale di uno dei promotori annuncia querela nei confronti di Matteo Ricci, in particolare per le parole usate, anche in diretta Tv e in diverse occasioni, con le quali il sindaco ha definito senza mezzi termini “squadristi” i partecipanti a quel corteo.
Insomma a Pesaro l’aria è pesante, se si considera che sempre Ricci, a caldo, se l’è presa anche con le forze dell’ordine della sua città (“ho scritto al Ministro dell’Interno Lamorgese“) che a suo dire non avrebbero gestito bene la situazione dell’ordine pubblico e impedito al mini corteo di arrivare fin sotto le finestre di casa sua. Ed è in questo scenario che oggi alle 18, nella città di Rossini, si replica.
IL VIDEO DI ALCUNE PIAZZE ITALIANE