MONDOLFO – Il progetto Mondolfo Galleria Senza Soffitto, nato lo scorso anno in piena emergenza come balsamo culturale ed artistico a cielo aperto lungo le vie del Borgo storico di Mondolfo, riparte con l’edizione 2021, realizzando la sua prima opera nella facciata di un monumento fondamentale per dispensare cultura nel proprio territorio: la Biblioteca Comunale “Bernardino Genga” situata in Corso della Libertà.
L’Associazione PAM – Pro Arte Mondolfo, guidata da Filippo Sorcinelli, non ha scelto a caso infatti questo edificio.
La Biblioteca non è soltanto un luogo di diffusione della cultura, ma anche di aggregazione, di discussione, di costruzione di identità molteplici di un territorio, capace di formare – proprio con la bellezza della ricerca e della lettura – cittadini più consapevoli, critici e, perché no, liberi e felici.
Il Comune di Mondolfo, attraverso il lavoro dell’assessorato alla Cultura con il consigliere Enrico Sora, ha beneficiato di contributi statali per poter realizzare azioni atte al miglioramento dei servizi educativi ed aggregativi della popolazione più giovane in periodo di pandemia.
Nello specifico i fondi ricevuti oltre ad aver reso possibile la collaborazione con PAM ideatore del suggestivo murales, ha permesso di realizzare incontri con gli studenti dell’ICS Fermi con relativi laboratori sulla street art per collegarsi anche alla nuova opera che impreziosisce ora la facciata della Biblioteca “Bernardino Genga”, così come è stato possibile dotare la biblioteca di nuove strumentazioni tecnologiche e nuovi arredi al fine di rendere gli spazi più inclusivi per gli adolescenti e tutti gli utenti in età scolare.
Il nuovo volto della facciata della Biblioteca è opera dell’artista Jody Boschetti.
Jody ha iniziato la sua attività artistica giovanissimo avvicinandosi al mondo della street art e decorando i muri degli edifici abbandonati di Novafeltria e dintorni, il luogo che chiama “la mia valle”.
Con le sue opere riesce sempre a caricare i suoi messaggi di positività e speranza, appoggiandosi alla visione del mondo che hanno i bambini.
“Penso che non ci sia niente di più triste che perdere quell’ingenuità e quella spontaneità che caratterizza l’infanzia. I bambini possono essere tristi – ha commentato l’artista – ma mai negativi, riescono sempre a vedere la bellezza in qualsiasi cosa. Molto spesso quando sono alla ricerca di idee nuove, mi siedo con mio figlio ed inizio a parlare e disegnare con lui, il modo in cui vede il mondo e come lo sogna, mi fa scoprire altri punti di vista sulla realtà. In un mondo continuamente tartassato ed intasato di immagini, molto spesso ti rendi conto che le cose iniziano a perdere valore, forza e significato. Per questo credo che il lavoro dell’artista contemporaneo stia diventando sempre più duro, ma questo aumenta anche la sfida per riuscire a farlo bene. Tuttavia, a maggior ragione, bisogna perseverare nel fare ciò in cui si crede evolvendosi e trovando un proprio linguaggio che parli direttamente alle persone. È inutile realizzare qualcosa di bellissimo senza però fare in modo che parli alla gente o che la faccia riflettere sull’argomento trattato, sarebbe solo uno spreco di talento”.
“Mondolfo Galleria Senza Soffitto” continuerà nel corso delle prossime settimane ad inserire altre numerose opere d’arte, insieme ad altre tre gigantografie del celebre fotografo Mario Giacomelli lungo le vie del Centro Storico, consolidando il successo di un progetto turistico, culturale ed artistico senza precedenti, ed inserendo il territorio martiniano in un circuito nazionale ed internazionale di assoluto rilievo.